mercoledì 24 maggio 2017

Mario Puccini e il suo tempo


                  Mario Puccini  Porto mediceo di Livorno (1912-1913) olio su tavola, cm 30,5x38 

Mario Puccini e il suo tempo” è il titolo di un ciclo di tre conferenze che si terranno al Museo Civico “G. Fattori” ( Sala degli Specchi) a cura di Umberto Falchini. In programma il 25 maggiol’8 giugno e il 15 giugno alle ore 17, le conferenze hanno lo scopo di rileggere l’arte pittorica dell’artista livornese ( Mario Puccini è nato a Livorno nel 1869) e dei rapporti che ebbe con altri pittori del suo tempo, quali Benvenuto Benvenuti e Giovanni March.

Per Mario Puccini – anticipa il relatore Umberto Falchini – occorre una sua giusta rilettura critica che lo allontani dalle troppe definizioni di “ Il Van Gogh livornese” “Puccini il Van Gogh Italiano”. “Tali affermazioni sono divenute perimetri delimitanti per il nostro artista – aggiunge Falchini – che si rivela essere una personalità pittorica originale e pienamente calata nel Novecento, sia per il suo modo di disegnare che per l’alto risultato pittorico …nulla deve a Van Gogh né ad altri movimenti nati in Francia tipo i fauves”.
Ingresso gratuito

 Fonte:uff.stampa comune di Livorno

giovedì 18 maggio 2017

A Livorno presso il Guastalla Centro Arte ''Henry Moore graphic works ''


 Inaugurazione sabato 20 maggio 2017 ore 18,00 presso GUASTALLA CENTRO ARTE   indirizzo : Via Roma, 45 – 57126 Livorno telefono: 0586 808518  fax: 0586 813514

La mostra è visitabile fino al 15 luglio con il seguente orario :
 lun/ven h 10,00 – 13,00 / 16,30 – 20,00; sab 10,00 – 13,00 per il mese di giugno


In tempi di Brexit, è significativo sottolineare lo stretto legame culturale che questo grande artista inglese ebbe con l’Italia sin da prima della guerra e con la Toscana in particolare, soprattutto a partire dagli anni ’60; Henry Moore ha risieduto a lungo in Versilia, dove, dopo vari soggiorni, si stabilì nel 1965, anno in cui acquistò una casa a Forte dei Marmi per meglio seguire la lavorazione delle sue sculture in marmo, pietra e bronzo nei laboratori di Querceta e di Pietrasanta. In Versilia in quel periodo, si potevano ancora incontrare Carrà, Longhi e Marino Marini. Con quest’ultimo in particolare Moore aveva stretto un’amicizia accomunata dalla ricerca di quegli elementi primitivi dell’arte nella cultura toscana che lo portavano allo studio degli Etruschi, del romanico e del rinascimento. Scriveva lo stesso Henry Moore: “Nel corso della mia vita credo di aver passato pochi periodi peggiori di quello che seguì al mio viaggio in Italia nel 1925-26. Sei mesi sotto il fuoco di fila dei capolavori dell’arte europea avevano scatenato un violento conflitto con i miei ideali precedenti, ero avvilito ed incapace di lavorare, a poco a poco però riuscii a tirarmi fuori dalle mie perplessità e la direzione fu quella dei miei primitivi interessi. Ritornai all’arte messicana antica, al British Museum. Credo oggi che in questo conflitto tra la grande suggestione esercitata su di me dalla scultura messicana e l’amore e la simpatia per l’arte italiana, si riflettano due aspetti contrastanti della mia natura, la durezza e la dolcezza…"






Il suo forte legame con la Toscana ebbe la sua naturale consacrazione con la grande mostra che la città di Firenze gli dedicò al Forte di Belvedere nel 1972: fu un successo enorme e questa esposizione resta una delle più importanti mai realizzate, di Henry Moore.

In questa mostra sono esposte 25 opere grafiche originali, suddivise tra acquaforti, acquatinte e litografie, realizzate tra il 1967 ed il 1979: è ricorrente il tema della figura sdraiata e seduta che assume a volte connotazioni più figurative e altre volte forme decisamente più astratte, gli studi di madre con bambino e le scene di giovani studenti che svolgono i compiti a casa. La produzione grafica riveste una particolare importanza nel lavoro di Henry Moore, come scriveva Carlo Ludovico Ragghianti nel 1971: ” le opere grafiche di Henry Moore non sono un momento episodico di un’attività che nelle grandi opere di scultura trova intera espansione e significato supremo ma, paradossalmente, direi anzi che proprio nelle opere di disegno e di grafica si consegna il nucleo più vitalmente profondo del sentimento che Moore ha della realtà". Con questa mostra vogliamo rendere un piccolo omaggio a questo importante artista con il quale abbiamo avuto la fortuna di collaborare e che abbiamo  potuto frequentare grazie anche alla comune amicizia con un altro grande scultore quale era Marino Marini.

Fonte : ufficio stampa della Galleria Guastalla


mercoledì 17 maggio 2017

La mostra di Rachele Maistrello a Villa Mimbelli- Livorno

Al Museo “G.Fattori” di Villa Mimbelli, dal 20 maggio al 4 giugno

 Tra i quadri ottocenteschi della collezione permanente di Villa Mimbelli, da sabato 20 maggio  al 4 giugno, sarà allestita la personale “One of Us–The Cabinet” di Rachele Maistrello, una delle fotografe italiane più interessanti e originali.   
La mostra – il corpo centrale è costituito da cinque fotografie di grande formato riunite per la prima volta -  trova spazio nella sala Ulvi Liegi del Museo, un tempo adibita a camera da letto, con l’intento di ricreare un’ironica “camera delle meraviglie”. Le fotografie in mostra ritraggono infatti gli interni di un appartamento veneziano, noto come “ Tutti la chiamano la casa delle ragazze” in cui la Maistrello ha vissuto insieme ad altre artiste ricreando all’interno veri e propri set fotografici fatti di stoffe fiorite, schiuma e cimose di lana. Vere e proprie” grotte delle meraviglie” che tendono ad una ricostruzione simbolica dei meccanismi emotivi vissuti nella casa.








La mostra sarà inaugurata sabato 20 maggio alle ore 17 alla presenza della fotografa Rachele Maistrello, della curatrice Zoe De Luca e di Paolo Batoni, promotore del Premio Combat (in programma ai Granai di Villa Mimbelli dal 25 giugno al 16 luglio) di cui la mostra fotografica rappresenta una anticipazione. Sarà presente l’assessore alla cultura Francesco Belais.

La personale, anticipa il Premio Combat (in programma ai Granai di Villa Mimbelli  dal 25 giugno al 16 luglio) e si inserisce a pieno titolo nel percorso “Fattori contemporaneo” portato avanti dall’assessorato alla Cultura del Comune di Livorno per mostrare il volto sempre rinnovato del Museo civico “G.Fattori” attraverso una contaminazione continua tra antico e moderno.
La mostra  di Rachele Maistrello nasce dalla partecipazione del Museo livornese a “Level 0”, progetto collaterale di ArtVerona, che chiede ai maggiori musei d’arte contemporanea italiani di selezionare un artista e di promuoverlo all’interno della propria programmazione con un talk e/o una mostra.
L’artista selezionata è stato scelta tra i vincitori delle sette edizioni del Premio Combat, così da portare avanti la sua ricerca artistica e dare continuità al confronto con lui aperto durante la sua partecipazione alla manifestazione.

Rachele Maistrello (1986) si forma tra lo IUAV di Venezia, L’ENSBA di Parigi e lo ZHDK di Zurigo. Negli ultimi anni espone in collettive e personali in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, tra cui: BYOB (Biennale di Venezia 2011), ZKM (Karlsruhe), JARFO Foundation (Kyoto), Museo di fotografia contemporanea (Cinisello Balsamo), og9 (Zurigo), Museo MSUM (Lubiana). Nel 2012 viene selezionata per il progetto di arte pubblica ARTAROUND, commissionato dal Museo di fotografia contemporanea di Milano. Nel 2013 è selezionata per la residenza annuale presso la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e nel 2014 è vincitrice del premio internazionale HANDLE WITH CARE, grazie a cui realizza l’opera d’arte pubblica THE HISTORY WITHIN per la città di Lubiana. Nel 2015 vince il primo premio nella sezione fotografia del Premio Combat e ottiene la menzione della giuria al Premio Fabbri.


Museo Civico "Giovanni Fattori"
via S.Jacopo in Acquaviva, 65/71 - Livorno
Tel: 0586 808001 - 824620


Orario:
Apertura: dal Martedì alla Domenica 10:00-13:00; 16:00-19:00.   
http://www.comune.livorno.it/_livo/it/home
Chiusura: tutti i Lunedì
date: 20 maggio - 4 giugno
Inaugurazione sabato 20 maggio ore 17

In collaborazione con Metronom
Fotografie realizzate nell’ambito del progetto “Alchimie” della Fondazione Bevilacqua La Masa, presso il lanificio Paoletti (Follina)



giovedì 4 maggio 2017

A Livorno la mostra dell'artista austriaco Hannes Zebedin




Sabato 6 maggio (ore 18) Carico Massimo presenta, per la prima volta in Italia, l’artista austriaco Hannes Zebedin, con un nuovo progetto che sarà ospitato negli spazi dell'ex- Magazzini Generali di Livorno (via della Cinta Esterna 48) visitabile, su appuntamento, fino al 2 luglio.

La mostra dal titolo “Gekappte Geschichten oder Müder Mensch Europa” nasce da uno striscione sventolato da un gruppo di ultras del Livorno Calcio, le BAL, durante una partita contro la squadra del Trieste.

Hannes Zebedin nasce nel 1976 a Lienz (Austria), vive e lavora a Vienna dove si è laureato all’Accademia di Belle Arti in scultura e Performative Art (2008). E’ tra i fondatori del progetto di ricerca Hotel Charleroi (2010). I suoi progetti sono stati presentati in importanti spazi internazionali come al MHKA - Museo di Arte Contemporanea di Antwerp, Museo Bat Yan di Israele (2013), al Museo di Arte Contemporanea di Belgrado (2012), al Secession di Vienna (2009).

Carico Massimo nasce nel 2012 all'interno degli ex Magazzini Generali del porto di Livorno come luogo di incontro e sperimentazione tra diverse economie artistiche. Carico Massimo è un collettivo umano che produce arte da materie, velocità e temperature diverse. Carico Massimo è stato individuato dalla rete regionale Cantiere Toscana come punto di riferimento dell’arte contemporanea della città. 

La mostra è in collaborazione con il Comune di Livorno e Bundeskanzleramt Österreich.

Info: Comune di Livorno, Ufficio Cultura, Spettacolo, Rapporti con l'Università e Ricerca 0586/820521 - cultura@comune.livorno.it

Ex Magazzini Generali, via della Cinta Esterna 48/50
www.caricomassimo.it 
info@caricomassimo.it    
Per appuntamento 338 6270827 

“Poetici Transiti” tra poesia e pittura




 “Poetici Transiti” è un appuntamento dove si coniuga la pittura e la poesia e si svolgerà sabato 6 maggio (ore 18) alla Sala degli Archi della Fortezza Nuova a Livorno: tra le opere pittoriche della mostra “Transiti” di Gianfranco Tognarelli e Maurizio Governatori sarà presente anche Dewey 780 di William Busdraghi e Francesco Cerrai.


                                                                     Dewey 780



Dewey 780 nasce dall'idea di creare una colonna sonora a poesie, racconti e brani di libri famosi o meno noti. La musica sarà completamento dell'ambiente e delle emozioni e si fonderà col testo per creare una nuova atmosfera.

La mostra "Transiti" è una doppia personale che propone le opere pittoriche di Gianfranco Tognarelli di Pontedera e Maurizio Governatori di Fermo, due artisti che, fin dai tempi dell'Accademia delle Belle Arti di Firenze, hanno iniziato insieme un percorso creativo, confrontandosi nelle diversità delle loro tecniche espressive. La mostra si propone come un ideale ponte transappenninico e come momento di trasmigrazione artistica in una città storicamente cosmopolita e luogo di transiti e incroci di civiltà e culture.

L'esposizione, in compartecipazione con il Comune di Livorno, è a cura del critico d'arte Nicolo Micieli che è anche curatore del catalogo.

Gianfranco Tognarelli - pittore con attività e ricerche nel campo della grafica, incisione ed acquaforte, nasce nel 1949 a Pontedera dove vive e lavora. Frequenta la Scuola Libera del Nudo e l'Accademia delle belle Arti di Firenze e si diploma con una tesi su Antonio Luigi Gajoni. Negli anni successivi svolge attività espositive ed organizzative in ambito locale e nazionale. Nel 1999 si iscrive all'Associazione Incisori Veneti di Venezia.

Maurizio Governatori nasce a Fermo nel 1950, pittore, grafico e scultore, è fra i maggiori esponenti nel mondo dell'arte murale contemporanea.
Ha studiato all'Accademia delle Belle Arti di Firenze e ha lavorato in vari paesi dell'America Latina.

Orario della mostra: mercoledì, giovedì e venerdì 17.30 – 19.30
sabato 10.30-12.30 e 17.30-19.30 e domenica 17.30-19.30.
Ingresso gratuito

Info: Ufficio Cultura, Spettacolo e Rapporti con l'Università e Ricerca.
Tel. 0586/820521/523 - cultura@comune.livorno.it

Al Mercato Centrale ''I Luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi”



 Il Mercato centrale di Livorno ancora una volta sede di iniziative artistiche e culturali. Sarà infatti inaugurata venerdì 5 maggio, alle ore 19.30, l’esposizione fotografica dal titolo “I Luoghi di Modigliani tra Livorno e Parigi”.

Dopo Pisa, Torino, Parigi e Strasburgo, "I luoghi di Modigliani" torna quindi nella città di Amedeo Modigliani. Una selezione di alcuni scatti presi durante le mostre in queste grandi città europee ha dato vita ai 30 scatti e ai 30 racconti che saranno esposti fino al 12 maggio all'interno dell'ottocentesco monumentale Mercato delle Vettovaglie, presso gli spazi di Manalù Bakery Lab e Banco 56 da Pupina.

Ingresso gratuito tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 14.