venerdì 24 febbraio 2017

Le novelle del Decamerone sul palco del Teatro delle Commedie a Livorno

Lo spettacolo, rivolto alle scuole, porta la firma di Emanuele Gamba

 Lunedì 27 e martedì 28 febbraio andrà in scena al Nuovo Teatro delle Commedie in via G.M Terreni lo spettacolo 'Decameron', tratto dall’opera del Boccaccio, per la regia di Emanuele Gamba, con Alessia Cespuglio, Marco Fiorentini, Emanuele Gamba, Silvia Lemmi e Valeria Paoli.


Lo spettacolo, inserito nella Rassegna di Teatro per ragazzi “Mille storie alla ribalta”, promosso dal CRED del Comune di Livorno in collaborazione con la Fondazione Teatro Goldoni e NTC, vista la grande richiesta di partecipazione da parte delle scuole, prevede 4 repliche rivolte agli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado, alle ore 9 e alle ore 10.30 di ciascun giorno.

Lo spettacolo è un’occasione rara di assaporare il materiale della più famosa raccolta di storie della tradizione medioevale italiana, nella sua vera essenza: il racconto orale. Si tratta infatti di uno spettacolo di narrazione orale improvvisata, rappresentato utilizzando il metodo tradizionale dei cantastorie, come descritto nel Decameron stesso: niente testo a memoria e niente letture, ma racconto teatralmente improvvisato direttamente davanti al pubblico, che si sentirà costantemente coinvolto nella narrazione.
Sulla scena, povera e stilizzata, i cinque protagonisti, vestiti con costumi rustici e colorati a tinte calde e passionali, si muovono, come in un "vaudeville medioevale", immersi in sonorità medievali. Gli interpreti sono travolti dal sentimento amoroso che con Boccaccio si estende dagli animi nobili agli individui più umili, socialmente inferiori, poiché l'amore, sia esso sublime o sensuale, eleva tutto e tutti, componente fondamentale della vita, gioia dell'esistenza e mai peccato.



                                                          Il regista Emanuele Gamba

Ser Ciappelletto, Andreuccio da Perugia, Masetto da Lamporecchio, Federigo degli Alberighi, Calandrino pregno e Chichibio e la gru sono le sei novelle lungo le quali si snoda e racconta l' eterno conflitto tra amore e sesso, vita e morte, tipico binomio del mondo medievale e boccaccesco. Nei tempi moderni, come negli antichi, quando al focolare si raccontavano novelle con l'intento di rimuovere il ricordo di terribili pestilenze, l'amore in tutte le sue forme e vesti ci solleva dalle fatiche del quotidiano.
Nel tempo il Decamerone ha trasmesso di sé un'immagine distorta, alterata, che ne ha spesso ridotto il significato a quello di libro erotico, ma in realtà in tutte le novelle - e in questo risiede la grandezza dell'opera - l'amore, considerato sempre come istinto naturale e positivo, è il tema centrale e affrontato in modo raffinatamente complesso e giocosamente articolato.
Con umorismo e disincanto i cinque interpreti riportano i racconti del Decameron alla loro originaria dimensione orale, celebrandone il valore senza tempo di metafora della gioia di vivere e di inno alla gioventù, al piacere e alla bellezza.
Con stile contemporaneo accompagnato da madrigali e ballate medioevali, lo spettacolo è un incontro travolgente di parole, musica, gestualità e canto, che trasporta lo spettatore in un mondo di puro divertimento.

Apre “Vestigia”: scatti fotografici sulla corporeità



Un'esposizione, nell’ambito del progetto “Di Terra e di Mare” del Tavolo della Fotografia, delle opere di tre giovani che fanno del corpo il loro medium artistico: Claudine Caribotti, Nicola Buttari e Manuela Giorgia.

L'inaugurazione  della mostra avverrà venerdì 3 marzo alle ore 18 presso TST Art Gallery in corso Amedeo 196 a Livorno.La mostra ad ingresso libero è visitabile, fino al 31 marzo, dal lunedì al venerdì 9.30-12.30 e 15.30-16-19. Mercoledì pomeriggio chiuso

Le Gallerie degli Uffizi annunciano 4 nuove mostre digitali e un Cardboard disponibili su Google Arts and Culture

L’annuncio arriva in occasione di Digital Meets Culture: What Direction for the Future”, un summit di due giorni organizzata insieme a Google per discutere di accessibilità e conservazione del patrimonio culturale e dell’impatto economico del digitale nella cultura.



Le Gallerie degli Uffizi, tra i primi partner ad unirsi al progetto Google Arts & Culture nel mondo, rafforzano la collaborazione con il Google Cultural Institute e presentano nuove mostre digitali disponibili su www.uffizi.it e g.co/uffizigallery.

Le mostre digitali, disponibili su Google Arts and Culture, includono 73 dei capolavori più conosciuti custoditi nel Museo, tra cui il Gigapixel della Nascita di Venere di Sandro Botticelli. Gli utenti, da ogni parte del mondo, potranno lasciarsi ispirare dal famoso dipinto attraverso un tour su Google Cardboard, scoprire i dettagli di dipinti come La Maestà di Santa Trinità di Cimabue e La Liberazione di Andromeda di Piero di Cosimo. Gli utenti potranno inoltre scoprire alcuni dei lavori più significativi di Amico Aspertini e Federico Barocci, dalla collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi (GDS).








L’annuncio giunge a conclusione dell’evento “Digital Meets Culture: What Direction for the Future”, un summit di due giorni organizzato in partnership con Google per affrontare temi diversi dalla conservazione e all’accessibilità del patrimonio culturale, sino all’impatto economico che il digitale può avere nella cultura.

Siamo fieri di ospitare agli Uffizi il primo Summit mondiale Digital Meets Culture con i maggiori esperti internazionali, conservando e rinnovando il ruolo del museo come centro di ricerca, istruzione e condivisione, che il Granduca Pietro Leopoldo di Toscana aveva istituito per primo nel Settecento”, afferma con soddisfazione il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.
Come la tecnologia può promuovere la diversità preservando e proteggendo le culture locali? Come il digitale può diventare un amplificatore in grado di rendere la cultura motore di crescita economica?

Questi sono alcuni degli interrogativi affrontati dai partecipanti che includono rappresentanti di musei e istituzioni culturali, accademici e policy makers da ogni parte del mondo, tra cui Martine Reicherts, Direttore Generale della DG Educazione e Cultura della Commissione Europea che ha dichiarato: “La tecnologia ci offre una straordinaria opportunità di coinvolgere il più grande numero di cittadini nella vita culturale dell'Europa. E' una sfida che dobbiamo saper raccogliere, e l'anno europeo del patrimonio culturale nel 2018 ci dà l'occasione di compiere un salto di qualità nel rapporto che gli europei hanno con il proprio patrimonio culturale”.

Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, che ha accolto la cena di gala a Palazzo Vecchio, ha dichiarato: “Il progetto di Google Arts & Culture che vede la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi e il Google Cultural Institute è uno straordinario e innovativo strumento per rendere l'arte sempre più accessibile e alla portata di tutti. Siamo lieti che questa iniziativa abbia trovato terreno fertile a Firenze, città da sempre all’avanguardia nella trasmissione del proprio inestimabile patrimonio culturale”.

I principali spunti emersi saranno raccolti in un documento di raccomandazione per l'ecosistema culturale, i governi e il settore privato al fine di massimizzare i potenziali benefici che si possono ottenere dal rapporto tra cultura e digitale.





martedì 21 febbraio 2017

Un’opera di Jannis Kounellis in mostra al Museo Fattori

A memoria del grande artista recentemente scomparso

La donò l’artista al Comune dopo la mostra ai Bottini dell’Olio del 2001






 A pochi giorni dalla scomparsa di  Jannis Kounellis, il Museo Civico “Fattori” ha deciso di esporre per un mese un’opera che il grande artista donò al Comune di Livorno nel 2002, all’indomani della mostra organizzata  nel 2001 specificatamente per i Bottini dell’Olio.
L’opera in questione,  dal titolo “ Livorno, Bottini dell’Olio 2001”, è un disegno realizzato in carboncino che riprende il tema della “vasca”; tema sfruttato dallo stesso artista nell’esposizione livornese in cui appunto furono installate, all’interno dei Bottini dell’Olio, una serie di vasche a simboleggiare le antiche vasche dell’olio del magazzino. “ Sepolte sotto terra – come allora affermò-le ho fatte salire in superficie per mettervi quello che sta fuori di quel luogo, cioè le barche e chissà cos’altro…”.
L’opera di Kounellis è esposta al piano terra del museo Fattori, nella stessa sala dove trovano spazio altri artisti esponenti della cosiddetta “Arte povera”  come Pino Pascali.


Jannis Kounellis (Pireo23 marzo 1936 – Roma16 febbraio 2017) è stato un pittore e scultore greco naturalizzato italiano, esponente di primo piano di quella che il critico Germano Celant ha definito "arte povera".

domenica 19 febbraio 2017

Arte e Spazio

L' ESA ha contattato il noto artista  Italiano Michelangelo Pistoletto con l'idea di rendere le attività spaziali il più possibile accessibili a tutti.
Michelangelo Pistoletto è  uno dei padri fondatori del movimento artistico contemporaneo dell'Arte Povera Italiana caratterizzato dall'utilizzo di materiali riciclati e non convenzionali ed il suo attuale progetto del 'Terzo Paradiso' , concepito nel 2003, immagina un terzo 'regno' che unisce i mondi naturale ed artificiale ed una società che vive in armonia con la natura.



Continua nella pagina Novità e curiosità scientifiche


sabato 18 febbraio 2017

L'Italia ricorda i 70 anni di Magnum Photos




La Magnum Photos è una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo. Fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, William Vandivert  ha la forma giuridica di Società Cooperativa, che riunisce sessanta tra i migliori fotografi del mondo. Attuale Amministratore Delegato wordwide è l'italiano Giorgio Psacharopulo come il presidente Alex Majoli,  fotoreporter di guerra .La tradizione di Magnum prevede che le immagini scattate rimangano di proprietà del fotografo Magnum e non delle riviste dove esse vengono pubblicate, permettendo all'autore di scegliere soggetti, temi e orientare la produzione verso uno stile più aderente a quello del fotografo e libero da vincoli. Per questo motivo  da 70 anni le immagini della Magnum Photo hanno testimoniato la percezione della cronaca e della storia del mondo, narrando i grandi e i piccoli eventi dell' umanità. Un  anniversario che in Italia in  tre città  Torino, Cremona e Brescia sarà ricordato con mostre fotografiche .
 
A Torino, presso la  Camera - Centro Italiano per la Fotografia,si festeggia la ricorrenza con la mostra 'L'Italia di Magnum. Da Cartier-Bresson a Pellegrin' (2 marzo - 21 maggio 2017), a cura di Walter Guadagnini con la collaborazione di Arianna Visani.
 

A Cremona,  presso il Museo del Violino  i 70 anni di Magnum danno vita a "Life - Magnum. Il fotogiornalismo che ha fatto la storia" (4 Marzo - 11 Giugno 2017) a cura di Marco Minuz .

 A Brescia , dal 7 marzo, prenderà vita la prima edizione di "Brescia Photo Festival 2017" dove Magnum sarà raccontata da ben tre mostre: "Magnum First", "Magnum - La première fois" e ''Brescia Photos''.

 

21 Febbraio: Giornata Nazionale del Braille le Gallerie degli Uffizi presentano le attività dedicate ai non vedenti



La Giornata Nazionale del Braille, che si celebra il 21 febbraio, è stata istituita il 3 agosto 2007 grazie alla Legge 126/2007 ed è una solennità civile. Essa rappresenta un momento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti.
La ricorrenza cade - volutamente - in coincidenza con la Giornata mondiale della difesa dell'identità linguistica promossa dall'Unesco (l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura); l’alfabeto braille consente infatti ai ciechi di accedere al patrimonio culturale scritto dell'umanità.
Le Gallerie degli Uffizi, con il suo nuovo Dipartimento Mediazione Culturale e Accessibilità, dedicano alla celebrazione della Giornata Nazionale del Braille un ricco programma di iniziative, concordate con la sezione provinciale dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, in svolgimento sia nel complesso di Pitti che agli Uffizi e nell’Aula Didattica del Dipartimento Scuola e Giovani. Le iniziative speciali, che vanno ad arricchire la regolare programmazione del museo, vuole offrire non solo un momento di conoscenza, ma pure di scambio e socialità, in linea con un approccio che sia sempre più inclusivo e soddisfacente anche sul piano umano.
Con l’occasione sarà inaugurato il nuovo percorso tattile della Galleria Palatina, fruibile anche in autonomia, che comprende cinque opere scultoree della collezione del museo.
A tutte le attività parteciperanno gli studenti dell’Istituto Peano, impegnati nel percorso di Alternanza Scuola Lavoro (ASL)“Professionalità nei Beni Culturali”, ai quali saranno resi evidenti i presidî posti in essere dalle Gallerie degli Uffizi per le persone con disabilità visiva.
Il Braille è un metodo di lettura e scrittura utilizzato dalle persone non vedenti, costituito da punti in rilievo a cui corrispondono le lettere dell'alfabeto. Messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo (1824) consiste in simboli formati da un massimo di sei punti, impressi su fogli di carta. La lettura Braille viene effettuata di solito dall'indice della mano destra, seguito da quello della mano sinistra che ha il compito di orientare nella individuazione delle righe. A causa del limitato numero di simboli disponibili, solo 64, esistono diversi significati per ogni carattere, a seconda dell'argomento trattato e del linguaggio usato.
L’alfabeto Braille rappresenta ancora, per buona parte del mondo non industrializzato, dove l’energia elettrica e il web non sono diffusi in maniera capillare, il principale strumento utile ad assicurare l’autoistruzione, da parte dei soggetti portatori di questa forma di disabilità.
Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt dichiara “Sono molto contento che le Gallerie degli Uffizi abbiano aperto un percorso dedicato anche ai non vedenti. C’è ancora molta strada da fare, ma da qualche tempo abbiamo uno specifico dipartimento dedicato alla Mediazione culturale e accessibilità, che lavora alacremente in questa direzione.

L’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Firenze – UUCCI – commenta attraverso il Presidente della sezione provinciale, Niccolò Zeppi Non possiamo che dichiararci pienamente soddisfatti del lavoro svolto insieme alle Gallerie degli Uffizi e all’Istituto Peano, perché coltivare una diretta sensibilizzazione dei giovani può rappresentare un concreto aiuto per il futuro”.

Nel corso della giornata di attività il personale interno ai musei coinvolti sarà potenziato in maniera dar offrire ai visitatori con disabilità maggiore confort e attenzione. Oltre al consueto ingresso gratuito per e per l’accompagnatore, stabilito dalla normativa, essi avranno diritto all’ingresso prioritario ai luoghi oggetto delle attività. Si ricorda che ogni primo venerdì del mese le Gallerie degli Uffizi offrono gratuitamente occasioni di conoscenza e approfondimento: 0552388617 http://www.uffizi.it/index.php?it/251/accessibilita-e-inclusione

In allegato è disponibile il programma completo delle attività corredato dalle specifiche sui luoghi interessati e le modalità di prenotazione.

martedì 14 febbraio 2017

Mostra novità al Museo del Novecento di Firenze




Per la prima volta a Firenze le opere della Collezione Kunila, tra le più grandi raccolte private di pittura moderna dell’Europa nordorientale esposte in una mostra dal titolo “VISIONI DAL NORD. Pittura estone dalla collezione Enn Kunila, 1910 – 1940” . L'obbiettivo è semplice : dare la possibilità ai visitatori di  scoprire i segreti della tradizione pittorica del Baltico con una selezione di artisti del primo Novecento ancora poco noti al pubblico italiano.
Curata dallo storico dell’arte Eero Epner, la mostra, visitabile dal 4 marzo al  21 maggio 2017, espone dipinti che ripercorrono le origini e gli sviluppi della modernità in Estonia, raccontando atmosfere, colori e paesaggi di artisti quali Ants Laikmaa, Elmnar Kits, Villem Ormisson, Endel Koks, Nikolai Triik e Herbert Lukk.



La mostra dedica un’attenzione particolare a Konrad Mägi (1878-1925), considerato il primo pittore della modernità estone. Più volte associato al neoimpressionismo, all’espressionismo e al fauvismo, nell’arco della sua carriera Mägi ha delineato uno stile e un vocabolario del tutto peculiari. Tra i soggetti dei suoi paesaggi si ritrovano anche vedute di città italiane che esercitarono una forte attrazione su molti autori del periodo.
Un programma di film, visite guidate e conferenze accompagnerà i tre mesi di esposizione: un’occasione unica per addentrarsi nella cultura novecentesca europea con uno sguardo rivolto verso il Nord.

''BOTTICELLI E LA RICERCA PER IL DIVINO:LA PITTURA FIORENTINA TRA I MEDICI ED I FALÒ DELLE VANITÀ''

In questa stupenda mostra organizzata in USA  dal Museo d'Arte Muscarelle a Williamsburg, in Virginia, in collaborazione con l'Italiana Associazione Culturale Metamorfosi tramite un  grande prestito internazionale , viene esplorato in modo approfondito il genio inquieto di Sandro Botticelli (Firenze, 1445-1510).
Nella esposizione, visitabile dall'11 febbraio al 5 aprile 2017, sono rappresentate ogni fase della carriera tumultuosa dell'artista  oltre a nove opere del suo maestro Filippo Lippi, l'unico allievo di Masaccio.
Botticelli è stato guidato al successo dalla dinastia dei Medici, i patron di pale d'altare e dipinti sacri , tra cui molti visibili  in questa mostra senza precedenti. Dopo la caduta dei Medici, molti dei suoi dipinti sono stati persi nel 'falò delle vanità'.
 La mostra dal 18 aprile al 9 luglio 2017  si sposterà al Museum of Fine Arts di Boston  e comprenderà uno dei due soli  dipinti della Venere di Botticelli , in mostra per la prima volta negli Stati Uniti.





credit: Sandro Botticelli e laboratorio | Venere (dettaglio) | Olio su tela, trasferito dal pannello di legno | Galleria Sabauda, Torino, LNV. 172

“MADE IN FORTE 1.0. Percorsi d’arte e di luce”





 Dal 18 febbraio al 31 maggio, il centro di Forte dei Marmi sarà il palcoscenico di “MADE  IN FORTE 1.0. Percorsi d’arte e di luce”, un evento culturale e artistico,  promosso dal Comune della città, in collaborazione con  il Centro Commerciale Naturale “Essere Forte” e  patrocinato dal MiBACT - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Curatori,  Beatrice Audrito e Davide Sarchioni.

MADE IN FORTE 1.0. Percorsi d'arte e di luce è una rassegna d'arte contemporanea nata dalla volontà di riportare l'arte al centro della vita cittadina. Nove, gli artisti  selezionati, diversi per generazione, provenienza e linguaggi espressivi, che sono stati invitati a riflettere sul contesto urbano, allo scopo di realizzare opere temporanee, capaci di fornire una rilettura della città, sia da un punto di vista estetico sia a livello storico e culturale. Le installazioni comporranno un percorso d'arte urbano tra le vie del centro, toccando i punti nevralgici della città e culminando in Piazza Marconi, con un allestimento luminoso, appositamente ideato dall'architetto Alberto Bartalini e realizzato dall'azienda Reica Luninarie di Luigi Fiorentini. L'itinerario, che potrà essere piacevolmente percorso a piedi o in bicicletta, sarà fruibile, sia in contesto diurno che notturno, grazie ad un'illuminazione appositamente studiata.




Nove anche le location,  dove gli artisti daranno forma alla loro visione: Gustavo Aceves, Thomas Lange e Matteo Nasini hanno ideato, per l'area del pontile, opere estremamente poetiche, lavorando con le suggestioni offerte dal mare. Antonio Barbieri, Valentina Palazzari e Caterina Tosoni hanno raccolto gli stimoli provenienti dal tessuto urbano della città per riflettere sulla realtà quotidiana. Oliviero Rainaldi e Helidon Xhixha, lavorando rispettivamente la terracotta e il marmo, offriranno  momenti di intima contemplazione sull'umano e sulla natura. Infine, Gregorio Botta, la cui opera, collocata all'interno del Fortino, luogo simbolo della città, cercherà di stimolare una riflessione filosofica tra concetto e materia

Per info :
Tel. 0584 280292 – 0584 280253                    

lunedì 13 febbraio 2017

Su RAI5 un omaggio a Dario Fo e Franca Rame









 Da lunedì 13 febbraio alle 22:15 su Rai5 è andato in onda la prima puntata  di un ciclo inedito di documentari dal titolo “Dario Fo e Franca Rame. La nostra storia” che ripercorrerà l’arco temporale  dall’infanzia dei due artisti fino ai primi anni ’60. Il primo appuntamento, dal titolo: “Buon compleanno Dario Fo!”, ha rievocato i festeggiamenti per i 90 anni dell’artista e ricordato le tappe salienti della sua storia artistica e personale. Lunedì 20 febbraio sarà la volta del documentario dedicato all’infanzia, in cui i due artisti racconteranno le rispettive fanciullezze. A seguire, lunedì 27 febbraio l’episodio dal titolo “Brera” descriverà gli anni della formazione e dell’incontro fra Dario e Franca. Poi, lunedì 6 marzo, la puntata “Il cinema, Carosello, Le farse” si concentrerà sugli anni in cui la coppia intraprende l’avventura del cinema e di Carosello, e scoprirà nelle farse l’utilizzo inedito e quasi acrobatico del corpo. Il ciclo si concluderà lunedì 13 marzo con una puntata dedicata alle commedie e all’esperienza di Canzonissima, dove la coppia mise in scena gli sketch che scatenarono la reazione della censura.

Gli appuntamenti, che Rai5 dedicherà ai due artisti nell’arco di tutto il 2017, saranno 25 e saranno articolati in cicli composti da cinque documentari ciascuno, incentrati su temi specifici della biografia della coppia e della vita del Paese.

sabato 11 febbraio 2017

Inizia il ciclo di conferenze su “I Teatri storici livornesi” a cura di Fulvio Venturi

Da mercoledì 15 febbraio, alle ore 16, grazie ad un ciclo di conferenze ad ingresso libero in programma al Teatro Goldoni (Sala Mascagni) condotte da un musicologo ed esperto teatrale quale Fulvio Venturi, Presidente del Circolo Musicale Galliano Masini di Livorno, sarà possibile conoscerne la storia, i fasti, la sorte, con l’ausilio di immagini, notizie e aneddoti, sempre con interessanti riferimenti alla vita artistica e sociale del loro tempo.

                                                          Il musicologo Fulvio Venturi


Un viaggio che dal passato arriverà ai giorni nostri in quattro tappe (prossimi appuntamenti il 23 febbraio e l’1 e 15 marzo), ogni volta con un particolare focus su uno di essi. Si comincerà così dal Teatro di San Sebastiano, il primo dei teatri pubblici livornesi. Inaugurato nel 1658 come Stanzone delle Commedie nelle vicinanze del porto con lo scopo di fornire a chi giungesse a Livorno via mare ulteriori attrattive.

                                                            Teatro San Marco di Livorno

venerdì 10 febbraio 2017

Il film del momento : '' Cinquanta sfumature di grigio ''

Dal 'grigio' al 'nero' le pruderie erotiche sembrano sopirsi




Regia: James Foley Attori: Dakota Johnson, Jamie Dornan, Bella Heathcote, Kim Basinger, Eric Johnson, Luke Grimes, Hugh Dancy, Marcia Gay Harden, Eloise Mumford, Rita Ora, Victor Rasuk, Max Martini Sceneggiatura: Niall Leonard Fotografia: John Schwartzman Montaggio: Richard Francis-Bruce Musiche: Danny Elfman Produttore :Dana Brunetti, Michael De Luca, E. L. James, Marcus Viscidi Produzione: Universal Pictures Distribuzione: Universal Pictures Paese: USA Durata: 115' Data Uscita: 09 febbraio 2017 Genere: Drammatico, Erotico, Sentimentale Anno: 2017 



Dopo ' cinquanta sfumature di grigio' per San Valentino 2017 sullo schermo  la seconda puntata del film con il titolo ' cinquanta sfumature di nero' in attesa di completare, il prossimo anno sempre per San Valentino, la serie con ' cinquanta sfumature di rosso'. La regia del primo film è stata affidata a Sam Taylor-Johnson mentre la seconda e la terza sono state affidate a James Foley.  Alla base della trilogia un  romanzo omonimo di E. L. James che contiene una semplice ipotesi : la possibile redenzione di un palestrato riccone  afflitto da seri disturbi sado-maso che ne alterano la sfera sessuale. L'esigente e potente giovane  incontra una lei, bella, intelligente e supersexy, che nella prima edizione della sequel non accetta rapporti sessuali ' eccessivi' perchè potrebbero condurla ad una completa sottomissione. Il film è stato un successo e fenomeno mondiale  ed  ha incassato 560 milioni in tutto il mondo. Nel secondo ed attuale film Anastasia si farà convincere da Christian a riprovare il rapporto su nuove 'basi più democratiche' sempre sessualmente parlando .I due iniziano così a ricostruire una relazione basata sulla fiducia e a trovare un equilibrio, ma alcune figure misteriose provenienti dal passato di Christian accerchiano la coppia, decise ad annientare le loro speranze di un futuro insieme.

giovedì 9 febbraio 2017

Orchestra Internazionale di Roma : la nuova stagione sinfonica con i giovani e la classica


Dopo le oltre 5000 presenze del 2016, dal 19 febbraio, l’Orchestra Internazionale di Roma con giovani leve italiane e internazionali, presenta la stagione sinfonica 2017: una scommessa a sostegno dei giovani. Al primo appuntamento esibizione della  star internazionale Masha Diatchenko alle ore 18 del 19 febbraio  presso il  Teatro Italia, Via Bari, 18 Roma.

A cura dell’Ass. Fabrica Harmonica, con la direzione artistica di Annalisa Pellegrini e Stefano Palamidessi, con la direzione musicale del M° Antonio Pantaneschi, la stagione sinfonica dell’Orchestra Internazionale di Roma al Teatro Italia prevede, a partire dal 19 febbraio 2017, quattro appuntamenti con la grande musica sinfonica che vedranno protagonisti soprattutto i giovani, selezionati attraverso un bando nazionale, presentando un repertorio che spazierà dal ‘700 al ‘900.
Il concerto inaugurale della Stagione Sinfonica OIR  vedrà una serata interamente dedicata al romanticismo di F. Mendelssohn Bartoldy con l'esecuzione di alcuni tra i suoi più grandi capolavori (Le Ebridi, Ouverture op.26, il Concerto per violino e orchestra op.64 e la Sinfonia n.4 "Italiana"), con un organico orchestrale di 40 elementi diretti con passione dal M°Antonio Pantaneschi coadiuvato da Alessandro Mingrone, spalla dell’orchestra,  solista la giovanissima e talentuosa violinista  Masha Diatchenko che fin da precocissima età si è esibita nelle più importanti sale da concerto internazionali.

                                                                 Maestro Pantaneschi

La Stagione Sinfonica che già nel suo primo anno di vita ha registrato un pubblico di oltre 400 persone a evento, nel suo secondo anno di programmazione si apre significativamente a direttori ospiti, iniziando con il M° Juan Carlos Dos Santos, direttore stabile dell’Orquesta Nacional de Paraguay, con un programma tutto incentrato su compositori dell’America Latina, sotto il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica del Paraguay e dell'Istituto di Cultura Italo Latino Americano.
 La Stagione OIR 2017, oltre al concerto inaugurale, prevede la programmazione di grandi capolavori della classica come la Messa di  Requiem e l'Ave Verum di Mozart, i più celebri brani classici utilizzati nel film Fantasia di Walt Disney ed infine le più belle colonne sonore di film come Les Choristes, Amélie, il Signore degli Anelli, C’era una volta in America. Novità della Stagione 2017 sarà la nuova sezione di Civica Matinée dedicata ai family concert e alle scolaresche: una grande operazione culturale che oltre a coinvolgere i giovanissimi musicisti, vuole avvicinare nuovo pubblico alla musica classica e sinfonica, proponendo anche repertori borderline per i ragazzi come appunto la Musica da Film.

Costo biglietto 8 – 15 euro.


MUSEO DELLE CAPPELLE MEDICEE : ingresso gratuito in onore dell’elettrice palatina





La Direzione del Museo Nazionale del Bargello comunica che sabato 18 Febbraio 2017 in occasione delle celebrazioni in onore di Anna Maria Luisa de’ Medici, l’Elettrice Palatina, l’ingresso al Museo delle Cappelle Medicee sarà gratuito. Il Museo, che custodisce le spoglie dell’ultima regnante di casa Medici nonché dei componenti del ramo granducale della dinastia, resterà aperto dalle 8.15 alle ore 13.50.

domenica 5 febbraio 2017

Le Piace Brahms?

L’evento omaggio a Brahms (l'anti-Wagner) a 120 anni dalla morte




A 120 anni dalla sua morte, Johannes Brahms verrà ricordato e omaggiato con “Le piace Brahms?”, un evento speciale il 12 febbraio al Teatro Sala Umberto in via della Mercede 50 a Roma, città che il musicista amò e che fu per lui fonte d’ispirazione e rifugio (“pensa ad essere solo nella Cappella Sistina, a raggiungere nel pensiero i profeti di Michelangelo, uomo, Dio, mondo, tutto in uno solo!” scriveva il compagno di viaggio Billroth in una lettera a Eduard Hanslick).

Un concerto unico, nella cornice perfetta di una delle sale storiche di Roma, che proprio pochi anni prima della morte del grande musicista, nel 1882, nacque per ospitare concerti e operette.

Su questo palco, domenica 12 febbraio, con la direzione artistica del Maestro Lorenzo Porta del Lungo, tre grandi artiste di calibro internazionale (Katia Castelli, mezzosoprano, Ilona Bàlint alla viola ed Edina Bak al pianoforte) daranno vita ad alcuni indimenticabili capitoli della musica di Brahms, raccontando attraverso le note la storia di un grande artista e del suo rapporto con la bellezza e la poesia, con splendidi brani tratti dal repertorio liederistico dell’autore, trascrizioni dalle Danze Ungheresi e la celebre e sempre amata Sonata Op. 120 n°2.




Per molti un “anti-Wagner”, nella musica da camera e nei lieder che saranno protagonisti al Sala Umberto, Brahms mostrò più che altrove la sua ispirazione poetica, la dimensione del rapporto umano, la ricerca di un movimento nuovo e più libero, il superamento di una corazza difensiva e le sue audaci innovazioni. Contenuti presenti anche nella splendida sonata, la seconda dell’op. 120, in questo caso eseguita dalla viola, ma prevista anche per clarinetto.

Insieme alle opere di Brahms, il 12 febbraio al Teatro Sala Umberto, verranno eseguiti anche due lieder tratti dalla raccolta di quattro Lieder eines fahrenden Gesellen (Canti di un compagno di viaggio) di Gustav Mahler, il grande compositore boemo nato nel 1860 e, da giovane esordiente, puntigliosamente criticato da Brahms, furono inizialmente destinati a voce e orchestra, quest’ultima qui evocata dal sapiente uso del pedale del pianoforte, e nacquero da un amore infelice dell’autore per un’ affascinante cantante.

Info e prenotazioni: 06 679 4753
Costo del biglietto: intero platea 18,00 €, intero galleria 12,00 €, ridotto platea   14,50 €, ridotto galleria 9,50 €, Bibliocard, Cral dopo lavoro e over 65, under 25, 5 €

venerdì 3 febbraio 2017

La Chiesa della Spina di PIsa si apre alle opere di Giuseppe Viviani


Sabato 4 febbraio l’inaugurazione del nuovo allestimento dedicato al pittore pisano, dopo la mostra di incisioni a Palazzo Lanfranchi


Si inaugura sabato 4 febbraio alle 11 l’allestimento dedicato a Giuseppe Viviani presso la Chiesa della Spina, seconda tappa di un immaginario percorso che scorre sui Lungarni, da Palazzo Lanfranchi fino alla Chiesa della Spina e a Palazzo Blu, alla scoperta di Viviani e della città.

Il percorso è iniziato a dicembre 2016 presso il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, dove si è inaugurata la prima tappa del tributo che Pisa dedica al pittore, con l’allestimento di una mostra di incisioni provenienti dal “Gabinetto disegni e stampe” dell’Università di Pisa, a 50 anni dalla prima grande mostra postuma che fu dedicata all’artista nel 1966 al  Giardino Scotto.

Ora a febbraio 2017, all’interno della piccola chiesa gotica, sarà invece possibile ammirare alcune tele del Viviani pittore, oltre a installazioni temporanee performative nello spazio della Chiesa, con testi illustrativi e fotografie della vita dell’artista, la proiezione di un video dedicato all’autore, oltre ad alcuni oggetti che gli appartennero, in modo da mettere in risalto i molteplici aspetti della sua variegata personalità, oltre che  l’assoluto valore artistico.

Il percorso in ricordo del pittore e incisore pisano scomparso nel 1965, si concluderà infine tra febbraio e marzo presso il Museo di Palazzo Blu, chevanta un’ampia collezione di litografie, ma che per l’occasione esporrà anche altre opere dell’artista pisano.

                                          ' Cane su tavolo' Acquaforte su rame di G.Viviani


L’iniziativa dedicata a Viviani è organizzata da Comune di Pisa in collaborazione con il Museo della Grafica e la Fondazione Palazzo Blu. L’allestimento presso la Chiesa della Spina è organizzato e gestito dall’Associazione Amici della Mura di Pisa, nell’ambito del progetto di valorizzazione della Chiesa, non solo quale alta testimonianza architettonica nella storia dell’arte del Medioevo, ma anche in relazione alla conoscenza di artisti della contemporaneità.

«Offriamo ai viaggiatori contemporanei un tracciato lungo il quale riscoprire le opere del pittore pisano e assaporare le bellezze della nostra città, permettendo loro di ammirare i nostri Lungarni  – dichiara l’assessore alla Cultura Andrea Ferrante -. Siamo convinti che il potenziale di Pisa non si esaurisca nei suoi monumenti più famosi, ma si propaghi anche nel suo bellissimo paesaggio urbano».

Bibliografia dell'artista prelevata da Wikipedia

Giuseppe Viviani (San Giuliano Terme, 18 dicembre 1898 – Pisa, 16 gennaio 1965) è stato un pittore e incisore italiano.Visse per molti anni a Marina di Pisa dove realizzo moltissime incisioni con soggetti dedicati al litorale pisano. Alla sua morte, seguendo le sue ultime volontà, le lastre originali delle sue opere furono gettate in mare al largo della piccola località costiera toscana.L'arte di Viviani è improntata ad una visione malinconica e decadente della vita, ed allo stesso tempo ad un grande amore per la vita stessa. 
Viviani raggiunse la fama soltanto nel secondo dopoguerra: era il 1948 quando gli fu assegnata la cattedra di incisione presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, cattedra che era già stata ricoperta da Giovanni Fattori.
Iniziò così per Viviani un periodo di grandi successi, con la partecipazione a importanti mostre e concorsi internazionali di incisione, che lo videro più volte vincitore. Nel 1960 la città di Pisa gli dedicò una grande mostra che ripercorreva tutta la sua opera, e gratificò l'artista con la nomina a "cittadino benemerito".
La vita di Viviani non fu facile: perse infatti il padre all'età di due anni e dovette trasferirsi insieme alla madre presso il nonno, un ortopedico che fabbricava arti finti, oggetti che devono essersi impressi nella memoria dell'artista bambino, tanto che poi li inserì in molte sue opere. Fino alla Seconda guerra mondiale svolse numerosi e diversi lavori, senza mai però abbandonare la sua attività artistica.
Con la chiamata in cattedra a Firenze l'artista, ormai cinquantenne, ebbe finalmente il successo che meritava: le sue incisioni raggiunsero quotazioni altissime, dandogli quella tranquillità economica che gli permise di dedicarsi solo alla sua arte e alla sua seconda grande passione, la caccia: non a caso mute di segugi si trovano ritratte in molte sue opere, ed alla morte chiese ed ottenne di essere seppellito con la sua doppietta preferita.
È sepolto nella chiesa di San Francesco a Pisa.

All'indomani della sua morte, nel 1965, gli viene dedicata una retrospettiva nell'ambito della IX Quadriennale di Roma.


Area degli allegati