venerdì 30 settembre 2016

La Fda approva 'pancreas artificiale' Medtronic per diabetici




La Food and Drug Administration americana  ha approvato  il 'pancreas artificiale' di Medtronic capace di fornire  automaticamente ai pazienti con diabete di tipo 1 la dose giusta di insulina  '' liberandoli'' finalmente dal  continuo monitoraggio dei livelli di ormone durante il giorno. Nell'autorizzazione del device 'MiniMed 670G', la Fda ha sottolineato che si tratta di un'innovazione. Un dispositivo che "è il primo del suo genere" e offre ai diabetici "la libertà di vivere la propria vita senza dover monitorare i livelli di glucosio e autosomministrarsi insulina", ha spiegato in una nota Jeffrey Shuren, direttore Divisione dispositivi medici della Fda.

Il device denominato'MiniMed 670G'  è composto da un mini-sensore di glucosio (dotato di un ago che monitora continuamente i livelli di questo zucchero), una pompa a insulina e un programma chiamato 'SmartGuard Hcl', svolge il ruolo di un pancreas sano.

FONTE   FDA  FOOD & DRUG  ADMINISTRATION
Nome del prodotto: Il 670g sistema PMA Richiedente: Medtronic MiniMed, Inc. Indirizzo: 18000 Devonshire Street, Northridge, CA, 91325 Data di approvazione: 28 settembre 2016

http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm522974.htm

Scoperta la causa molecolare dell'idrocefalia

Ricercatori dell’Ibim-Cnr hanno individuato nell’assenza della proteina Alix l’origine della grave patologia a carico del cervello. Lo studio, coordinato dal St. JudeChildren’s Research Hospital di Memphis (Usa), è pubblicato su Nature Communications




L’assenza della proteina Alix conduce allo sviluppo dell’idrocefalo, patologia malformativa del sistema nervoso centrale che ha un’incidenza di 1 su 1.500 nati vivi. A rivelarlo uno studio di un team che ha coinvolto l’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo (Ibim-Cnr) e coordinato da Alessandra d’Azzo del St. Jude Children’s Research Hospital diMemphis (Usa). I risultati sono pubblicati sulla rivista Nature Communications.

L’idrocefalo si manifesta come accumulo di liquido cefalo-rachidiano (liquor) all’interno delle cavità dei ventricoli cerebrali, determinando un incremento della pressione all’interno del cranio con conseguenze molto gravi per la qualità della vita”, spiega Antonella Bongiovanni, ricercatrice Ibim-Cnr e tra gli autori del lavoro. “Sapevamo che questo stato è spesso causato da difetti del plesso coroideo (una struttura molto vascolarizzata presente all’interno dei ventricoli) e/o dell’epitelio che riveste i ventricoli cerebrali, i quali alterano l’equilibrio tra produzione e riassorbimento del liquido cerebrospinale. Ora con il nostro studio siamo andati all’origine di questo squilibrio, scoprendo che a causarlo è la mancanza di una proteina”.

Dopo diversi anni di collaborazione, léquipe di ricerca ha scoperto una nuova funzione della proteina Alix nel cervello. Le osservazioni sul modello murino ne hanno dato le prove. “Abbiamo creato un modello in cui è soppressa, a scopo di studio, l’espressione della proteina Alix e dopo un’attenta analisi abbiamo constatato che la mancanza di tale proteina in vivo comporta evidenti difetti nella formazione del citoscheletro (filamenti formati dalle proteine actina e miosina) e delle giunzioni cellula-cellula (tight junction)”, conclude Bongiovanni. “Queste alterazioni modificano la barriera epiteliale nel cervello dei topi con conseguente insorgenza dell’idrocefalo. In sostanza, il nostro studio dimostra che la proteina Alix assicura che le cellule di queste strutture cerebrali siano correttamente collegate e orientate per stabilire un’appropriata barriera epiteliale, condizione essenziale per mantenere la delicata omeostasi del liquor nel cervello”.

Fonte : c.s 81/2016 del CNR



giovedì 29 settembre 2016

IL MESE DI PIO II : OTTOBRE 2016

Eventi a Palazzo Piccolomini di Pienza




Pio II, nato Enea Silvio Piccolomini (Corsignano oggi Pienza, 18 ottobre 1405 – Ancona, 14 agosto 1464), è stato il 210º papa della Chiesa cattolica dal 1458 alla morte.
In occasione della ricorrenza della nascita di Enea Silvio Piccolomini per tutto il mese di ottobre, la Società Esecutori Pie Disposizioni, in collaborazione con Opera- Gruppo Civita, promuove una serie di eventi in Palazzo Piccolomini a Pienza.

Tutti i sabati di ottobre (1, 8, 15, 22, 29), alle ore 17.00, sarà possibile partecipare alla visita guidata del Palazzo e della sua collezione accompagnati da una storica dell’arte, esperta di cultura del Rinascimento. Il percorso definito “Abitare a Palazzo” sarà dedicato agli arredi dipinti esposti nell’antica dimora di Pio II. Come è noto nella cultura del XV secolo si diffonde l’uso di dipingere lettiere, cassoni nuziali, spalliere che decoravano i palazzi nobiliari. Al termine della visita, nella Loggia prospiciente il giardino, verrà offerto un aperitivo con i prodotti del luogo. Nell’occasione sarà possibile degustare i vini Brunello e Rosso di Montalcino della Abbadia Ardenga.




Il sabato 22 ottobre la visita guidata sarà preceduta alle ore 16.00 dalla presentazione promossa dal Centro Studi Pientini del volume De Asia (traduzione dal Latino del testo di Pio II), a cura di Manlio Sodi e Remigio Presenti, con esposizione di volumi a stampa originali.

Tutte le domeniche (2, 9, 16, 23, 30), alle ore 11.00,  invece la visita suddetta sarà “modellata” per le famiglie: “La casa di Enea. Percorso per bambini”. Il suggestivo itinerario tra spazi, arredi, oggetti, giochi, sarà condotto da un’esperta di didattica. Nell’occasione verranno mostrati alcuni antichi giocattoli appartenuti a Niccolò Piccolomini. Al termine della visita, nella Loggia prospiciente il giardino, verrà offerto un brunch con i prodotti del luogo. Per i genitori sarà possibile degustare i vini Brunello e Rosso di Montalcino della Abbadia Ardenga. 

mercoledì 28 settembre 2016

Marte sempre più vicino !

Un consiglio per chi ama l'avventura : cominci a riempire un salvadanaio capiente 

 Space Exploration Technologies Corporation (SpaceX) è un'azienda aerospaziale statunitense con sede a Hawthorne (California) USA, costituita nel 2002 dal cofondatore di PayPal e CEO di Tesla Motors Elon Musk con l'obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell'accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte. L'azienda ha sviluppato i lanciatori Falcon 1 e Falcon 9 e Falcon Heavy, progettati con l'obiettivo di diventare riutilizzabili e della capsula Dragon, lanciata dal Falcon 9 per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale. Della Dragon è prevista anche una versione adibita al trasporto umano. Una battuta d'arresto per i programmi ambiziosi della società si è verificata il 1° settembre 2016 quando, presso la stazione di lancio di Cape Canaveral, un razzo Falcon 9 di SpaceX è esploso durante la fase di caricamento del propellente nel serbatoio, procurando una serie di incendi alle strutture del Kennedy Space Center.



Questa società che comunque ha già acquisito molti meriti con diversi successi . Ecco un elenco : il primo razzo a propellente liquido (Falcon 1) che ha raggiunto l'orbita (28 settembre 2008) finanziato da privati; la prima compagnia privata che ha lanciato con successo (Falcon 9)ed ha fatto orbitare e recuperato un veicolo spaziale (Dragon il 9 dicembre 2010); a prima compagnia privata che ha inviato un veicolo spaziale (Dragon) verso la Stazione Spaziale Internazionale (25 maggio 2012); la prima compagnia privata a mandare un satellite in orbita geosincrona (SES-8 3 dicembre 2013; l'atterraggio sulla terra ferma del primo stadio di un razzo capace di raggiungere l'orbita (Falcon 9 il 22 dicembre 2015 1:40 UTC); l'atterraggio del primo stadio su una drone ship nell'oceano al rientro dalla missione in orbita bassa CRS-8 (Falcon 9 il 8 aprile 2016).

 Tutto ciò ha stimolato questa azienda, che in pochi anni ha raggiunto la quota di 3800 dipendenti, a porsi nuovi ed importanti traguardi . Primo fra tutti il fantastico progetto annunciato in questi giorni da Elon Musk nell'ambito del Congresso Astronautico Internazionale (Iac) in corso in Messico. Raggiungere Marte in 80 giorni, colonizzarlo con 1 milione di persone e promuovere viaggi alla portata di tutti o quasi, dal momento che il biglietto dovrebbe costare appena 100.00 dollari.

martedì 27 settembre 2016

Riprendono le visite al Corridoio Vasariano



Da oggi  28 settembre possono riprendere le visite nel Corridoio Vasariano. Si tratta di un utilizzo temporaneo (fino al 30 novembre) e “blindato” del percorso che unisce il complesso vasariano e Palazzo Pitti,dopo che la Direzione delle Gallerie degli Uffizi aveva ottenuto l’autorizzazione dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e dopo che è stata completata la specifica formazione antincendio del personale.
Considerata l’assenza di uscite di emergenza tra i due ingressi al Giardino di Boboli e alla Galleria degli Uffizi, le visite saranno sottoposte a una serie di vincoli tassativi nel rispetto delle norme di legge, onde diminuire il rischio per i visitatori e i lavoratori.

Questi alcuni limiti salienti della nuova, temporanea apertura:
 il numero massimo di 22 persone per gruppo, ovvero 19 visitatori più gli accompagnatori, tra i quali due unità appositamente formate per i casi di rischio elevato di incendio;
 la compresenza massimale all’interno del Corridoio non dovrà superare le 88 persone, incluso il personale interno, e sarà limitata a visitatori che non abbiano difficoltà motorie;
 come avviene negli aerei prima del volo, all’inizio della visita saranno fornite istruzioni sulle norme di sicurezza, sul percorso che deve essere unidirezionale, e sui comportamenti in caso di emergenza;
 sarà inoltre assicurato il contatto continuo via radio tra gli accompagnatori e la stanza di controllo delle Gallerie, con diretta comunicazione con vigili del fuoco e le unità presenti nel Corridoio, per ordinare l’immediata evacuazione in caso di allarme proveniente dal sistema antincendio.

Fonte :Ufficio Comunicazione Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group

giovedì 22 settembre 2016

Ardengo Soffici in mostra agli Uffizi


                                 Scoperte e  massacri 

                                     Ardengo Soffici e le avanguardie a Firenze


                     Firenze, Galleria delle Statue e delle Pitture degli Uffizi
                            
                                   27 settembre 2016 - 8 gennaio 2017




                                                   Ardengo Soffici        Autoritratto 1949



La donazione di un autoritratto di Ardengo Soffici, da parte degli eredi del grande artista ed intellettuale toscano, agli Uffizi (Ardengo Soffici, Autoritratto, 1949, Firenze, Galleria degli Uffizi), ha stimolato l'idea di una mostra su questa figura di pittore, scrittore, polemista e critico d'arte, puntando l'attenzione in particolare sugli anni che lo videro assumere un ruolo di assoluto protagonista nell'aggiornamento della cultura figurativa italiana. E' infatti da tempo riconosciuto che gli scritti di Soffici pubblicati tra il primo e il secondo decennio del Novecento e le iniziative culturali da lui sostenute e organizzate (come la Prima Mostra italiana dell'Impressionismo allestita a Firenze nel 1910) costituirono un momento decisivo per lo svecchiamento e il rinnovamento dell'arte in Italia.

"Non si è tracciata, dunque, una semplice ricostruzione monografica del maestro di Rignano sull’Arno, ma si è andati oltre ricostruendone il discorso polemico e l’impegno intellettuale attraverso opere su cui egli aveva appuntato la sua attenzione, tra le più significative – sia in senso positivo che negativo – di una requisitoria che non conosceva mezzi termini, ma anzi si esprimeva sempre in toni fortissimi e decisivi" (Eike D. Schmidt, Direttore delle Gallerie degli Uffizi).



                                           Ardengo Soffici  Decorazioni di Bucciano-1914

Nella Galleria degli Uffizi di Firenze riapre la Sala 8 dedicata al Rinascimento






La famosa sala dedicata alle pitture del Rinascimento nella quale sono esposti capolavori immensi come la Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, la Sant’Anna Metterza di Masaccio e Masolino, la Madonna col Bambino di Filippo Lippi, la Sacra Conversazione (ovvero la Pala di Santa Lucia de’ Magnoli) di Domenico Veneziano, ecc. era stata chiusa un anno fa per i lavori di adeguamento degli impianti di sicurezza, di climatizzazione e di illuminazione. Ora questi capolavori tornano nella loro originaria collocazione,visibili in un nuovo allestimento che comprende l’esposizione di ben 13 dipinti secondo quanto predisposto dal funzionario storico d’arte responsabile Daniela Parenti.
Ecco la lista completa:

·Masolino e Masaccio Sant'Anna Metterza, tavola, 176,5 x 104 (inv.1890,n.8386)
·Masaccio, Madonna del cardinal Casini, tavola, 24,5 x 18,2 (inv.1890,n.9929)
·Beato Angelico Incoronazione della Vergine, tavola, 138 x 137 (inv.1890,n.1612)
·Beato Angelico, Madonna in trono col Bambino, tavola, 143 x 67 (inv.Depositi 143)
·Paolo Uccello, Santa Monica e due fanciulli, tavola, cm 79 x 35 (inv.1890, n.10096)
·Paolo Uccello, Battaglia di San Romano, tavola, 188 x 327 (inv.1890,n.479)
·Domenico Veneziano, Sacra Conversazione, tavola, 210 x 215 (inv.1890,n.884)
·Filippo Lippi, Incoronazione della Vergine, tavola, 204 x 291,5 (inv.1890, n.8352)
·Filippo Lippi, Predella della Pala Barbadori, tavola, 40 x 235,5 (inv.1890, n.8351)
·Filippo Lippi, Francesco Pesellino Madonna col Bambino e quattro Santi, tavola, 202
x 202 (inv.1890, n.8354, inv.1890, n.8355)
·Filippo Lippi, Adorazione del Bambino e i Santi Ilarione, Girolamo e Angeli, tavola,
147 x 147 (inv.1890, n.8350)
·Filippo Lippi, Adorazione del Bambino e i Santi Giovannino e Romualdo, tavola, 143 x
133 (inv.1890, n.8353)
·Filippo Lippi, Madonna col Bambino e due Angeli, tavola, 112 x 84 (inv.1890, n.1598)






martedì 20 settembre 2016

Questa foto non è stata scattata da un aereo sul delta del Po

In effetti siamo un pò più  lontani. 





La foto è stata scattata con il radar del  Cassini spacecraft e ritrae  il Vid Flumina , un fiume della regione polare nord di Titano  che  sfocia nel Mare Ligeia.
Titano è la più grande luna di Saturno : ha un diametro che è circa il 40%  di quello del nostro pianeta,ha una densa atmosfera e ci sono mari, laghi e fiumi pieni di idrocarburi liquidi (principalmente metano ed etano )  che corrodono la superficie del satellite, più o meno allo stesso modo in cui l'acqua erode Terra. Tutto ciò rende Titano straordinariamente simile alla Terra.
I ricercatori in Italia e negli Stati Uniti hanno analizzato le  osservazioni radar di Cassini da maggio 2013.I canali osservati sono un po 'meno di un chilometro di larghezza, fino a 570 m di profondità e con pendenze più ripide di 40 °.



Questo suggerisce che sono stati scolpiti da metano liquido, che scorre nel fiume principale Vid Flumina, che ha costantemente eroso le pareti del canyon.
Il team  radar di Cassini-Huygens spera di osservare ancora una volta la regione Ligeia Mare e Vid Flumina nel mese di aprile 2017, durante l'avvicinamento finale di Cassini a Titan. La missione è una collaborazione tra la NASA, ESA e ASI Agenzia Spaziale Italia partita il 15 ottobre 1997 che ha permesso all'orbiter Cassini di raggiungere   Saturno il 1º luglio 2004 quando ha avviato le prime attività di mappatura della superficie di Titano attraverso strumenti radar. Il primo sorvolo diretto del satellite è avvenuto il 26 ottobre 2004 ad una distanza record di appena 1 200 km dall'atmosfera titaniana.



Dalla sonda madre è stato sganciato il modulo di terra Huygens, privo di motori, che il 14 gennaio 2005 si è tuffato con successo nella densa atmosfera di Titano raggiungendone la superficie dopo una discesa di circa due ore.

sabato 17 settembre 2016

Artimino celebra i 300 anni del vino Carmignano

Con tre giornate ricche di eventi, una Magnum limited edition e un’asta di beneficienza





La Villa dei Cento Camini ad Artimino, conosciuta come " Ferdinanda", voluta da Ferdinando I nel 1596 e progettata dall’architetto Bernardo Buontalenti, sarà il palcoscenico del live show “L’eredità dei Medici” presentato daThe Medici Dinasty Show, che tra fine settembre e inizio ottobre(25 settembre 2016 -30 settembre e 2 ottobre) riporterà in vita i personaggi più noti della casata tra le antiche mura della Villa. Lo stravagante granduca Gian Gastone e sua sorella Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina, si ritroveranno insieme per l’ultima volta: dal loro incontro nascerà un flashback che ripercorrerà la gloriosa storia della dinastia, il mecenatismo, le iniziative sociali e le direttive illuminate, non ultime quelle riguardanti il vino e la salvaguardia dei prodotti di qualità.

Nelle sale della Villa, "l’Eredità dei Medici" ripercorrerà una storia affascinante, intrecciando i momenti salienti del periodo mediceo per offrire agli spettatori spunti di riflessione e approfondimento ma anche forti emozioni. Si tratta di un testo teatrale nato da un’ampia ricerca storiografica e dalla professionalità di un’equipe multidisciplinare, con l’obiettivo di far calare gli spettatori all’interno dello spettacolo proponendo un nuovo modo di conoscere la storia di Artimino e il territorio del vino Carmignano.

Per info e prenotazioni: eventi@artimino.com  - 055.8751426



Artimino celebra i 300 anni del vino Carmignano

Con tre giornate ricche di eventi, una Magnum limited edition e un’asta di beneficienza





La Villa dei Cento Camini ad Artimino, conosciuta come " Ferdinanda", voluta da Ferdinando I nel 1596 e progettata dall’architetto Bernardo Buontalenti, sarà il palcoscenico del live show “L’eredità dei Medici” presentato daThe Medici Dinasty Show, che tra fine settembre e inizio ottobre(25 settembre 2016 -30 settembre e 2 ottobre) riporterà in vita i personaggi più noti della casata tra le antiche mura della Villa. Lo stravagante granduca Gian Gastone e sua sorella Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina, si ritroveranno insieme per l’ultima volta: dal loro incontro nascerà un flashback che ripercorrerà la gloriosa storia della dinastia, il mecenatismo, le iniziative sociali e le direttive illuminate, non ultime quelle riguardanti il vino e la salvaguardia dei prodotti di qualità.

Nelle sale della Villa, "l’Eredità dei Medici" ripercorrerà una storia affascinante, intrecciando i momenti salienti del periodo mediceo per offrire agli spettatori spunti di riflessione e approfondimento ma anche forti emozioni. Si tratta di un testo teatrale nato da un’ampia ricerca storiografica e dalla professionalità di un’equipe multidisciplinare, con l’obiettivo di far calare gli spettatori all’interno dello spettacolo proponendo un nuovo modo di conoscere la storia di Artimino e il territorio del vino Carmignano.

Per info e prenotazioni: eventi@artimino.com  - 055.8751426



giovedì 15 settembre 2016

Quando si facevano i conti con il regolo calcolatore

Prima della calcolatrice  i calcoli a livello tecnico-ingegneristico venivano  svolti con l’aiuto di un geniale attrezzo denominato regolo calcolatore






Osservando attentamente la foto è facile vedere che lo strumento si compone di un righello con più scale graduate, che possono scorrere tra loro, per effettuare moltiplicazioni, divisioni, elevamenti a potenza, proporzioni e molti altri calcoli di carattere specifico, grazie all'applicazione dei logaritmi. In realtà nello strumento sopra riportato manca una lente d’ ingrandimento anch’esso scorrevole e preziosa per vedere le scale ed i piccolissimi numeri stampati sul righello di legno.Andò definitivamente in disuso verso la fine degli anni ’70 del secolo scorso, per questo è divenuto un curioso oggetto da collezionismo.


Alcuni esemplari saranno esposti al Museo delle Scienze di Trento presso il quale si svolgerò dal 16 al 17 settembre il 22/o convegno internazionale della Oughtred Society, che prende il nome dall'inglese William Oughtred, inventore del regolo logaritmico nel XVII secolo. Il tema del convegno, 'Immondizia per qualcuno, tesoro per noi', evidenzia l'intento della Oughtred Society di preservare strumenti come il regolo calcolatore o l'addizionatrice meccanica.

martedì 13 settembre 2016

Dallo tecnologia spaziale la ‘’ cura’’ contro la fame





Il progetto MELISSA (Micro-Ecological Life Support ) dell’ESA ha l’obbiettivo di creare sulle astronavi adibite a missioni umane un ecosistema chiuso che sia in grado di  riciclare continuamente i rifiuti in cibo, ossigeno e acqua.  Gli Arthrospira  batteri - meglio noti come spirulina - sono stati  studiati per molti anni dato che  è facile farli  crescere e moltiplicare rapidamente. Questi  batteri trasformano l'anidride carbonica in ossigeno, sono molto resistenti alle radiazioni trovato nello spazio esterno ed i ricercatori sono riusciti ad utilizzarli per creare  un delizioso integratore ricco di proteine. L'astronauta Samantha Cristoforetti ha mangiato il primo alimento che contiene spirulina nello spazio e ora la conoscenza viene applicato ad un progetto pilota in Congo per produrre in famiglia un integratore alimentare.



La dieta di base in questa regione ( Bikoro in Congo)  è la manioca, che fornisce  poche proteine, per questo spirulina potrebbe integrare la dieta locale fornendo proteine​, vitamina A e ferro.
In pratica spirulina  viene fatta crescere in vasche di acqua con bicarbonato di potassio e altri ingredienti che possono essere trovati sul posto. Sotto la luce solare e agitazione regolare, nelle vasche si ottengono copiose raccolte sufficienti per una famiglia di sei persone.


La spirulina viene essiccata e polverizzata, quindi circa 10 grammi di questa polvere viene aggiunta sul cibo giornaliero che acquisisce un gusto leggermente più salato . Il risultato eccezionale è che in questo modo  gli stessi alimenti tradizionali sono in grado di soddisfare la maggior parte delle esigenze alimentari .



Fonte : ESA

venerdì 9 settembre 2016

Le ultime ore di ‘’Rosetta’’





Sta per concludersi la missione Rosetta  perché ora la sonda Esa , arrivata vicino alla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko il 6 agosto 2014 dopo un lungo viaggio  attraverso il Sistema Solare dopo il suo lancio avvenuto  il 2 marzo 2004, è impostata per completare la sua missione in una discesa controllata sulla  superficie della sua cometa il 30 settembre prossimo.

Il Philae lander è stato fatto scendere sulla superficie della cometa il 12 Novembre 2014  ma ora, dopo due anni che  Rosetta sta vicino alla cometa fornendoci  una ricchezza senza precedenti di informazioni scientifiche durante il suo massimo avvicinamento al Sole, sta per uscire di nuovo con la cometa oltre l'orbita di Giove, allontanandosi dal Sole  con una
 significativa riduzione di energia solare  indispensabile per operare. Per questo è prevista la fine della missione. La sala di controllo principale dell'ESA  prevede  che alle 11:20 GMT o 13:20 CEST +/- 20 minuti  del  30 settembre 2016 il veicolo spaziale impostato su una rotta di collisione con la cometa la sera prima ultimerà definitivamente la sua missione.


Le ultime ore di discesa consentiranno  a Rosetta di fare molte misure , tra cui l'analisi del gas e la polvere più vicino alla superficie  e prendendo immagini ad altissima risoluzione del nucleo della cometa, compresi i pozzi aperti di la regione Ma'at in cui si prevede che il veicolo spaziale  farà il suo impatto controllato.

giovedì 8 settembre 2016

Stanotte è partita una missione spaziale con enormi prospettive scientifiche e tecnologiche

L'origine della vita sul pianeta Terra è stata indotta dagli asteroidi che accidentalmente nel corso del tempo sono caduti magari nei suoi oceani primordiali. Un'ipotesi plausibile se è vero che questi '' sassoni '' vaganti nell'universo sono dei preziosi scrigni che possono contenere acqua e molecole organiche come gli amminoacidi, ingredienti fondamentali per la vita.


                                                                       Credits: NASA Goddard Space Flight Center

La Nasa, per verificare tutto ciò, ha progettato la missione Osiris-Rex con l'obiettivo di prelevare e portare a Terra un campione di asteroide nel 2023 per poterlo accuratamente analizzare. Il lancio è avvenuto dalla base di Cape Canaveral a bordo di un razzo Atlas 5, all'1:05 (ora italiana) di venerdì 9 settembre 2016.

La sonda impiegherà circa due anni per raggiungere l'asteroide Bennu, grande poco meno di 500 metri e nato 4,5 miliardi di anni fa contemporaneamente ai pianeti del Sistema Solare.Dopo un viaggio di 2 anni la sonda si metterà in orbita attorno all'asteroide per studiarlo e, dopo circa un anno di raccolta dati, si 'appoggerà' alla sua superficie. Osiris-Rex non scenderà su Bennu ma, una volta arrivato molto vicino, allungherà il suo braccio robotico (di 3 metri) e ne prenderà un campione. I materiali saranno poi messi in una capsula e spediti a Terra.

 Questa  missione , inoltre, permetterà di valutare la reale possibilità dello sfruttamento degli asteroidi che possono contenere materiali preziosi per la nostra tecnologia più avanzata e proseguire accurati studi per capire  se e come il vento solare sia capace di alterare le orbite degli asteroidi.
Bennu è interessante anche perché è considerato potenzialmente pericoloso: secondo alcune stime, elaborate dall'italiano Andrea Milani, dell'Università di Pisa, ha una possibilità su 2700 di colpire la Terra nei prossimi 200 anni.

Fonte : NASA

mercoledì 7 settembre 2016

Leviamosi l'elmetto, l'asteroide è passato !



            Asteroide 2016 RB1 schema orbitale per il 7 settembre, 2016. Credit: NASA / JPL

Ieri sera, 7  settembre 2016, alle ore 19,20 ( ora italiana) un piccolo asteroide  largo circa 10 metri ha sfiorato la Terra  passando a circa 40000 chilometri ad una velocità di 8 km/sec.

Un passaggio estremamente ravvicinato considerando che la Luna si trova ad una distanza media dalla Terra di circa 384.000 chilometri e poco oltre i 40.000 chilometri c'è l'orbita geostazionaria del satellite  Meteosat.

Gli esperti che hanno chiamato  l'asteroide 2016 RB1 lo hanno individuato meno di 24 ore fa in Arizona presso il  Mount Lemmon Survey, ma pur trattandosi di un passaggio molto ravvicinato, hanno affermato che non c'è da preoccuparsi. Purtroppo sarà  ben visibile, anche con telescopi amatoriali, solo dall'emisfero australe.

(fonte: NASA/JPL-Caltech)

Lavori di restauro nel Duomo di Siena





Il pulpito di Nicola Pisano subirà una serie di interventi volti alla riequilibratura delle patine.Durante i lavori, inoltre, sarà effettuata una serie di indagini volte a reperire informazioni sulla genesi dell’opera, sui materiali impiegati e sulla loro stratificazione nei secoli fino alla ricostruzione virtuale in 3D del monumento originale.I lavori sono seguiti dai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

 L’Opera della Metropolitana sta per avviare, inoltre, altri importanti lavori di restauro che saranno affidati alle sapienti mani dei restauratori interni. I lavori, che avranno inizio il 12 settembre, interesseranno i monumenti funebri dei papi Enea Silvio Piccolomini e del nipote Francesco Todeschini Piccolomini, saliti al soglio pontificio rispettivamente con i nomi di Pio II e Pio III, situati nel transetto sinistro della Cattedrale.

A questi si aggiungono gli interventi sulla pavimentazione del sagrato del Duomo, messa a dura prova dagli agenti atmosferici e dal calpestio del grande numero di fedeli e visitatori che affollano il complesso.

Di non minore importanza, infine, i restauri iniziati il 5 settembre per i  portoni in legno della Cripta, con ingresso dalle scale che portano al Battistero di San Giovanni, e del Museo posto sotto le volte del Duomo Nuovo in piazza Jacopo della Quercia.  Nonché per gli stalli lignei della Libreria Piccolomini.



Lavori di restauro nel Duomo di Siena





Il pulpito di Nicola Pisano subirà una serie di interventi volti alla riequilibratura delle patine.Durante i lavori, inoltre, sarà effettuata una serie di indagini volte a reperire informazioni sulla genesi dell’opera, sui materiali impiegati e sulla loro stratificazione nei secoli fino alla ricostruzione virtuale in 3D del monumento originale.I lavori sono seguiti dai restauratori dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

 L’Opera della Metropolitana sta per avviare, inoltre, altri importanti lavori di restauro che saranno affidati alle sapienti mani dei restauratori interni. I lavori, che avranno inizio il 12 settembre, interesseranno i monumenti funebri dei papi Enea Silvio Piccolomini e del nipote Francesco Todeschini Piccolomini, saliti al soglio pontificio rispettivamente con i nomi di Pio II e Pio III, situati nel transetto sinistro della Cattedrale.

A questi si aggiungono gli interventi sulla pavimentazione del sagrato del Duomo, messa a dura prova dagli agenti atmosferici e dal calpestio del grande numero di fedeli e visitatori che affollano il complesso.

Di non minore importanza, infine, i restauri iniziati il 5 settembre per i  portoni in legno della Cripta, con ingresso dalle scale che portano al Battistero di San Giovanni, e del Museo posto sotto le volte del Duomo Nuovo in piazza Jacopo della Quercia.  Nonché per gli stalli lignei della Libreria Piccolomini.



martedì 6 settembre 2016

Ritrovato Philae, il lander di Rosetta atterrato sulla cometa !

Rosetta è una missione spaziale sviluppata dall'Agenzia Spaziale Europea e lanciata nel 2004. L'obiettivo della missione è lo studio della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko. La missione è formata da due elementi: la sonda vera e propria Rosetta e il lander Philae, atterrato il 12 novembre 2014 sulla superficie della cometa .




La sonda fu battezzata con il nome latino di Rosetta, per ricordare la stele di Rosetta, manufatto dell'antichità che riportava uno stesso testo in tre lingue diverse, tra cui il geroglifico, che permise a Champollion di tradurre l'antica lingua egizia, fino ad allora rimasta incomprensibile. Analogamente, la sonda Rosetta fa da anello di congiunzione tra i meteoriti, che gli scienziati possono studiare sulla Terra, e il sistema solare, che gli scienziati non possono visitare personalmente, ma che le comete attraversano continuamente.
Il lander è stato battezzato Philae, dal nome latino di un'isoletta sul Nilo, File, dove Giovanni Battista Belzoni ritrovò, nel 1817, un obelisco con iscrizioni in greco e geroglifico. L'obelisco fu utile, con la stele di Rosetta, per la decifrazione dei geroglifici.


Finalmente a pochi giorni  dalla fine della missione, la fotocamera ad alta risoluzione di Rosetta ha rivelato il lander Philae incastrata in una fessura scura sulla cometa 67P / Churyumov-Gerasimenko.Le immagini sono state scattate il 2 settembre 2016 dalla fotocamera ad angolo stretto OSIRIS  e mostrano chiaramente il corpo principale del lander, insieme a due delle tre gambe.Le immagini forniscono anche la prova di orientamento di Philae, che chiarisce  i motivi delle comunicazioni  così difficili dopo il suo atterraggio il 12 novembre del 2014.

La scoperta arriva a meno di un mese prima che Rosetta scenda sulla superficie della cometa . Il 30 settembre 2016 l'orbiter verrà inviato in una missione finale  per studiare la cometa da vicino, compresi i pozzi aperti nella regione Ma'at, dove si spera che le osservazioni ravvicinate  aiuteranno a rivelare segreti del corpo della  struttura interna.

Fonte : ESA

BOBOLI IN GIOCO

Giardino di Boboli, palazzo Pitti, Firenze domenica 11 settembre 2016






                                                                    Gioco della civetta


''Boboli in gioco ''è un evento che avrà luogo nel Giardino di Boboli domenica 11 Settembre 2016, ultimo giorno di apertura della mostra ''Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici.''.
La realizzazione di questa giornata trae ispirazione proprio da alcuni gruppi scultorei presenti nel Giardino, che raffigurano antichi giochi tradizionali e popolari.
Durante l’arco della giornata, dalle 9.30 alle 18.00, nei prati attorno alla Vasca dell’Isola, si riscopriranno gli antichi svaghi che hanno divertito i Fiorentini per secoli.
Sarà possibile divertirsi con i giochi da tavolo legati alla storia di Firenze, con le carte antiche ( i Germini o le Minchiate) e cimentarsi con il gioco della Pentolaccia, del Saccomazzone e delle Pallottole.
Nella mattinata si potrà assistere all’esibizione di Sbandieratori e Musici.
La manifestazione è organizzata dalle Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con “ProGioco Firenze” (associazione senza scopo di lucro) e patrocinata dal Comune di Firenze ono aperti a tutti e le attività sono comprese nel normale prezzo del biglietto, fatte salve le gratuità per i residenti e gli altri aventi diritto.
Non è necessaria alcuna prenotazione.
Per i residenti l’accesso è obbligatorio da Porta Romana e Annalena ed è consigliato per le persone con ridotta mobilità.
In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà all’interno della Limonaia di Boboli.


                                                                         Gioco della pentolaccia


In dettaglio i giochi con cui i visitatori potranno cimentarsi:

Ludoteca tematica con i giochi da tavolo legati alla storia di Firenze (Signorie, Citadel, Carcassone, Florenza, Leonardo, Medici, Il Girafirenze).
I Germini, ovvero gioco delle Minchiate Fiorentine (gioco di carte, simile ai tarocchi, nato nella metà del XV secolo).
Gioco della Civetta o del Civettino.
I nani a corte, foto set.
Truccabimbi a corte, trucchi e suggestioni in stile mediceo sul volto dei visitatori.
Ritrattista a corte,  dove sarà possibile farsi fare dei ritratti estemporanei in stile mediceo.
Gioco delle Pallottole, l’antico gioco delle bocce.
Gioco in legno della tradizione artigiana.
Gioco della Pentolaccia.
Gioco del Saccomazzone.
Gioco di carte e scommesse “Il nano Giallo”.
Gioco di dadi e scommesse “Ludus Azar”.
Sbandieratori della Signoria di Firenze (evento mattutino).

                                                                    Gioco delle pallottole

BOBOLI IN GIOCO

Giardino di Boboli, palazzo Pitti, Firenze domenica 11 settembre 2016






                                                                    Gioco della civetta


''Boboli in gioco ''è un evento che avrà luogo nel Giardino di Boboli domenica 11 Settembre 2016, ultimo giorno di apertura della mostra ''Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici.''.
La realizzazione di questa giornata trae ispirazione proprio da alcuni gruppi scultorei presenti nel Giardino, che raffigurano antichi giochi tradizionali e popolari.
Durante l’arco della giornata, dalle 9.30 alle 18.00, nei prati attorno alla Vasca dell’Isola, si riscopriranno gli antichi svaghi che hanno divertito i Fiorentini per secoli.
Sarà possibile divertirsi con i giochi da tavolo legati alla storia di Firenze, con le carte antiche ( i Germini o le Minchiate) e cimentarsi con il gioco della Pentolaccia, del Saccomazzone e delle Pallottole.
Nella mattinata si potrà assistere all’esibizione di Sbandieratori e Musici.
La manifestazione è organizzata dalle Gallerie degli Uffizi, in collaborazione con “ProGioco Firenze” (associazione senza scopo di lucro) e patrocinata dal Comune di Firenze ono aperti a tutti e le attività sono comprese nel normale prezzo del biglietto, fatte salve le gratuità per i residenti e gli altri aventi diritto.
Non è necessaria alcuna prenotazione.
Per i residenti l’accesso è obbligatorio da Porta Romana e Annalena ed è consigliato per le persone con ridotta mobilità.
In caso di pioggia la manifestazione si svolgerà all’interno della Limonaia di Boboli.


                                                                         Gioco della pentolaccia


In dettaglio i giochi con cui i visitatori potranno cimentarsi:

Ludoteca tematica con i giochi da tavolo legati alla storia di Firenze (Signorie, Citadel, Carcassone, Florenza, Leonardo, Medici, Il Girafirenze).
I Germini, ovvero gioco delle Minchiate Fiorentine (gioco di carte, simile ai tarocchi, nato nella metà del XV secolo).
Gioco della Civetta o del Civettino.
I nani a corte, foto set.
Truccabimbi a corte, trucchi e suggestioni in stile mediceo sul volto dei visitatori.
Ritrattista a corte,  dove sarà possibile farsi fare dei ritratti estemporanei in stile mediceo.
Gioco delle Pallottole, l’antico gioco delle bocce.
Gioco in legno della tradizione artigiana.
Gioco della Pentolaccia.
Gioco del Saccomazzone.
Gioco di carte e scommesse “Il nano Giallo”.
Gioco di dadi e scommesse “Ludus Azar”.
Sbandieratori della Signoria di Firenze (evento mattutino).

                                                                    Gioco delle pallottole

lunedì 5 settembre 2016

''Tempo Reale e tempo della realtà '' Gli orologi di Palazzo Pitti dal XVII al XX secolo

Galleria d'arte moderna, Palazzo Pitti, Firenze 
 13 settembre 2016 - 8 gennaio 2017









La mostra è nata con l'intento di richiamare per la prima volta l’attenzione del pubblico sull’importante collezione di orologi conservata negli ambienti di Palazzo Pitti, residenza di tre diverse dinastie: medicea, lorenese e sabauda.
Gli orologi presenti a Palazzo Pitti sono oltre 200, 60 dei quali scelti per il loro valore artistico e scientifico ed ambientati in una suggestiva scenografia di arredi e dipinti coevi.

                                                    Orologio notturno ad anfora biansata
                                                              Parigi, 1810-1820 circa
                                   bronzo dorato e dipinto; cm 54 × 40, base cm 16 × 16
                                                              Firenze, Museo Stibbert


Il percorso espositivo si snoda in alcune sale dell’Appartamento della Duchessa d’Aosta, permettendo ai visitatori di scoprire vari tipi di orologi utilizzati a corte nelle varie epoche quando furono importanti per poter regolare i ritmi della vita , oltre che simboli di prestigio per chi li possedeva.
In questi oggetti saranno valutate e apprezzate le due anime : quella scientifica e quella artistica. Da una parte l’orologio vero e proprio, composto di meccanismi sempre più sofisticati e complessi, dall’altra la cassa che, nata per proteggere il delicato contenuto, si è andata trasformando in vero oggetto d’arte. Per mettere in condizione il visitatore di comprendere bene anche i più nascosti congegni di questi geniali orologi si è ritenuto utile  fare introdurre la mostra da un filmato che ci fa  capire il loro meccanismo.

                                                                Orologio da tasca
                       meccanismo: Francesco Papillon (notizie primo quarto XVIII secolo)
                                                   1700-1724 bronzo dorato; diam. cm 6
                                    Firenze, Gallerie degli Uffizi, Tesoro dei Granduchi


Prima che l’orologio meccanico fosse messo a punto e perfezionato, la ricerca degli scienziati si servì dei mezzi il cui funzionamento era basato sulla lettura degli astri, principale punto di riferimento legato al naturale passare delle ore e dall’alternarsi del sole e della luna. Vedremo quindi esposta una ampia panoramica di strumenti scientifici, come la replica del Giovilabio di Galileo o diversi esemplari di orologio solare, utilizzati per misurare il tempo prima della nascita dell’orologio e provenienti da altri musei fiorentini quali il Museo Galileo e il Museo Stibbert.

                                                             Orologio solare dittico
                                         Hans Troschel (attivo a Norimberga, 1614-1634)
                                         fra 1614 e 1634
                                         avorio, vetro, metallo; cm 9 × 5,5 × 9,5 (aperto)
                                         Firenze, Museo Galileo – Istituto e Museo di Storia della Scienza


L’arte orologiaia affascinava i nobili abitanti della Reggia, che si servirono dei migliori maestri attivi in Italia, e non solo, invitandoli presso la propria corte per la creazione di importanti pendole. Esempio di questo particolare rapporto è un orologio da mensola realizzato dall’inglese Ignazio Hugford nei primi anni del Settecento per Cosimo III. Inseriti in un suggestivo e spettacolare allestimento, i segnatempo in mostra documentano stili di epoche diverse, ed i gusti di coloro che si successero sul trono del Granducato di Toscana: dalla sobria eleganza della religieuse decorata con lo stemma mediceo e con la mostra sorretta dalla figura alata e barbuta, allegoria del tempo, all’orologio raffigurante una maestosa Aurora, ogni pezzo ci dimostra quanto fosse importante dare al tempo una materializzazione simbolica. Il quadrante diviene così il centro di una composizione che avvolge l’incessante girare delle lancette; principali fonti di ispirazione per gli artigiani che decoravano questi manufatti furono le divinità mitologiche, personificazione di idee astratte legate allo scorrere delle ore, ma anche animali dal significato metaforico, come nell’esemplare di orologio da mensola allocato sul dorso di un elefante, simbolo di pazienza e longevità.

                                                             Orologio da mensola
                                   cassa: manifattura francese, meccanica: Francia, 1810 circa,
                             bronzo cesellato e dorato; cm 58 × 67 × 21, teca cm 82 × 74 × 31
              Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, Sala di Ercole


I segnatempo saranno affiancati a dipinti in cui, fra i ricchi fondali scenografici, è possibile ammirare orologi simili a quelli in mostra, permettendoci così di immaginare come dovevano apparire inseriti nel loro contesto originario. E’ questo il caso del grande Ritratto di Maria Luisa di Parma di Laurent Pécheux in cui appare una mostra d’ orologio in tutto simile allo strumento  che qui si espone, ma sostenuto da un rinoceronte anziché da un elefante. O ancora, potremo osservare opere concettualmente significative, come accade nel capolavoro Le tre età dell’uomo di Giorgione, in cui l’idea del trascorrere del tempo viene affidata ad una enigmatica lezione di canto, testimoniando una volta di più lo stretto rapporto del passaggio del tempo con la musica.

Accompagnati dal ticchettio degli orologi, e suggestionati dall’idea di udire gli stessi suoni che echeggiavano nelle sale di Palazzo Pitti quando era ancora Reggia, si arriverà quindi alla sezione dedicata al rapporto fra tempo e musica. Se nella teoria musicale il concetto di tempo indica l’andamento, ovvero la velocità di esecuzione della composizione, altrettanto importante è stata l’applicazione di congegni sonori al meccanismo dell’orologio, in modo da farlo suonare allo scoccare di ogni ora, o ancor più spesso. Questa consuetudine portò a sorprendenti risultati attraverso l’utilizzo dei segnatempo per il miglior funzionamento degli strumenti musicali. Superbo esempio ne è l’Orchestrion esposto nella Sala della Musica, congegno in grado di suonare come un’orchestra, regolato dall’orologio a lira posto sulla sua sommità. Inoltre, la creazione di orologi musicali fu spesso associata all’uso di automatismi, come nel caso dell’orologio da mensola a forma di voliera con uccellini meccanici colorati, in un intreccio fra tecniche di orologeria e meccanica dagli esiti sicuramente meravigliosi per gli spettatori dell’epoca.

Il corpus di segnatempo di Palazzo Pitti trova un perfetto completamento nelle donazioni da parte di collezionisti di importanti gruppi di orologi da persona, pervenute al Museo del Tesoro dei Granduchi a partire dal 1929. Esposta una selezione in mostra, questa tipologia di orologi si impose in maniera significativa a partire dai primi anni dell’Ottocento, per divenire sinonimo di eleganza sia maschile che femminile; anche in questa sezione gli orologi saranno accostati a dipinti così da poter osservare come si indossavano tali accessori. Verranno poi esposti anche veri e propri abiti, rimembranza dell’abitudine a vestire, secondo un preciso “galateo”, la mise giusta rispetto al momento della giornata. Oggetto funzionale, ma allo stesso tempo ornamento prezioso, l’orologio da indossare è un accessorio che muta di pari passo con il cambiamento sociale in atto alla fine del XIX secolo e che giunge alla sua metamorfosi definitiva con l’orologio da polso, così fondamentale per i nuovi, frenetici ritmi della vita nell’epoca moderna.

Il tempo Reale, tradotto nelle forme dei preziosi orologi delle Collezioni Granducali e Reali di Palazzo Pitti, si conclude simbolicamente con l’opera di Piero Bernardini La partenza del Granduca Leopoldo II da Firenze nel 1859, momento in cui le sorti della Toscana e dell’intera penisola viravano verso la realizzazione dell’unità nazionale. Il palazzo avrebbe di lì a poco cambiato il suo ruolo, divenendo spazio per il tempo della realtà, perdendo la funzione di reggia per acquisire quella di museo.

A fare da anello di congiunzione fra Ottocento e Novecento, una serie di preziosissimi gioielli contemporanei ispirati al tempo, come l’anello di Fausto Maria Franchi Ore perdute, o la collana d’ispirazione surrealista L’eterno ritorno di Virginia Tentindò, oggetti dall’importante contenuto concettuale che ci mostrano forme inedite per rappresentare il tempo. Questo piccolo approfondimento ci introdurrà all’ultima, sezione della mostra, dedicata al Novecento e allestita presso il Saloncino delle Statue all’interno del percorso della Galleria d’arte moderna. In questa sala saranno esaminati alcuni aspetti del nuovo modo di percepire il tempo nel XX secolo: un tempo straniante, come può essere quello racchiuso nella figura dello Straniero di Felice Casorati, o veloce e meccanico, come testimonia il Libro imbullonato di Fortunato Depero; oppure oggetto di ossessiva attenzione, come nell’opera lirica Il diavolo nel campanile, della quale viene esposto un' interessante interpretazione scenica di Dino Buzzati. Accezioni queste, di un tempo reale e di una concezione moderna che oramai ha preso il posto del tempo Reale, con la lettera maiuscola, tuttavia ancora presente nelle stanze di Palazzo Pitti grazie al suono dei suoi orologi.


La mostra a cura, come il catalogo edito da Sillabe, di Enrico Colle e Simonella Condemi, è promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo con le Gallerie degli Uffizi e Firenze Musei.

sabato 3 settembre 2016

Disco volante ? No,missione spaziale GAIA






Gaia è una missione spaziale ESA che ha l'obbiettivo  di tracciare una mappa tridimensionale della nostra Galassia, la Via Lattea, rivelando contemporaneamente la sua composizione, formazione ed evoluzione.  Gaia fornirà misure di velocità di posizione e radiali senza precedenti con le precisioni necessarie per produrre un censimento stereoscopico e cinematico di circa un miliardo di stelle nella nostra Galassia e in tutto il Gruppo Locale. Ciò equivale a circa l'1 per cento della popolazione stellare galattico.

Gaia è stato lanciato il 19 dicembre 2013 e dopo sei mesi in orbita per il necessario periodo di messa in servizio, il satellite ha iniziato il 25 luglio del 2014. le operazioni scientifiche di routine.
I suoi tre strumenti raccolgono dati astrometrici, fotometrici e dati spettroscopici sulle stelle nella Via Lattea, così come le galassie più lontane e quasar. Il satellite è attualmente situato nel punto L2 Lagrange, 1,5 milioni di km dalla Terra, così Gaia è i grado di sondare  tutto il cielo mentre ruota sul proprio asse. 

Per i primi 28 giorni della fase di  messa a punto  delle operazioni scientifiche, Gaia ha utilizzato  una modalità speciale di scansione che ha permesso la campionatura di grandi cerchi sul cielo, inclusa i poli dell'eclittica oltre a  dati fotometrici per RR Lyrae e Cefeidi, stelle variabili che sono state osservate frequentemente durante questo periodo e saranno parte del primo rilascio di dati.
Il 21 agosto 2014, Gaia ha iniziato il suo funzionamento di indagine principale, impiegando un tipo di scansione progettato per ottenere la migliore copertura possibile di tutto il cielo.

La prima uscita dei dati Gaia, disponibile on-line il 14 settembre 2016, comprenderà le posizioni e grandezze G per circa un miliardo di stelle con osservazioni prese tra il 25 luglio 2014 e 16 settembre 2015.

Fonte:  ESA

venerdì 2 settembre 2016

Statine liposolbili e morbo di Parkinson





Questa  ricerca era nata per valutare gli effetti di una terapia con statine per abbassare il colesterolo totale in soggetti predisposti effettuata però in modo discontinuo  ma ha evidenziato una interessante novità

Leggi nella pagina NOVITA' SCIENTIFICHE