sabato 28 dicembre 2013

1° dicembre : ANTARCTICA DAY, una giornata per ricordare la firma del trattato Antartico

Prima che si concluda il 2013 voglio ricordare un evento straordinario avvenuto molti anni fa : il 1° dicembre 1959 fu siglato il Trattato Antartico . Come vedete dalla foto con una semplice cerimonia e con il lancio di un palloncino è stata commemorata al Polo Sud questa  eccezionale e significativa ricorrenza



Il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) - di cui il CNR cura la programmazione e il coordinamento scientifico delle attività - celebra l’'Antarctica Day dedicandovi le attività di ricerca attualmente in essere nell’'ambito della XXIX spedizione presso la base Italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terra Nova, nel Mare di Ross e la stazione Italo-Francese “Concordia”, sul plateau Antartico.
“Antarctica Day” vuole ricordare la firma e lo spirito del Trattato Antartico siglato a Washington il 1° Dicembre 1959, sottoscritto dall'’Italia nel 1981 e da 47 Nazioni fino ad oggi.

Il Trattato Antartico segnò il momento di arresto nelle rivendicazioni territoriali sull'’unico continente allora ancora inesplorato, sancì il divieto di ogni attività a carattere militare e di ogni esperimento nucleare e gettò le basi per fare dell’Antartide una riserva naturale dedicata alla pace, alla ricerca e alla collaborazione scientifica in favore dell’Umanità.

Dal 1985, attraverso il PNRA, l'’Italia contribuisce alla conoscenza e allo studio del continente Antartico finanziando progetti che vedono scienziati italiani impegnati in ricerche internazionali su settori strategici quali glaciologia, fisica dell’atmosfera, geologia, geofisica, oceanografia, astrofisica, biologia, medicina, sviluppo
tecnologico, con un particolare focus sulle questioni connesse ai cambiamenti climatici. Il CNR cura la programmazione e il  coordinamento scientifico delle attività, mentre all'ENEA è affidato il compito di assicurare il necessario supporto logistico.
Le iniziative celebrative di “Antarctica Day” sono coordinate dall’'associazione mondiale di giovani ricercatori polari APECS (http://apecs.is/outreach/antarctica-day/antarctica-day-2013/antarctica-day-
2013-map), in collaborazione con associazioni nazionali ed internazionaliche si occupano di ricerca ed educazione delle scienze polari, tra cui l’'Italiana SPEs: Scuola Polare Estiva per insegnanti
(http://www.mna.it/spes), finanziata nell’ambito delle attività di divulgazione del PNRA.

Enrico Brugnoli, direttore del Dipartimento Scienze della Terra e 
dell'Ambiente CNR

venerdì 27 dicembre 2013

Molière in prosa e musica a La Città del Teatro di Cascina ( PI)

Sabato 11 gennaio 2014 ore 21.00 – La Città del Teatro – Cascina (Pisa)

Fondazione Sipario Toscana onlus e Officina Teatrale presentano
MASSIMO VENTURIELLO & TOSCA

IL BORGHESE GENTILUOMO
di Molière

regia e adattamento Massimo Venturiello
musiche Germano Mazzocchetti
scene Alessandro Chiti
costumi Santuzza Calì
coreografie Fabrizio Angelini
ideazione luci Umile Vainieri



Prosa e musica coesistono nel variopinto affresco seicentesco che Molière scrisse per compiacere il Re Sole e che va ben oltre il tempo in cui fu creato. Ancora oggi, infatti, un testo come questo, presenta diversi motivi di attualità laddove in Monsieur Jourdain, che tanto si sforza di diventare blasonato, possiamo intravedere la società odierna che tenta in tutti i modi di assomigliare a un ideale di persona potente e vincente a cui tutto è concesso. Massimo Venturiello dirige ed interpreta lo spettacolo insieme a Tosca. La musica accompagna la vicenda che diverte e coinvolge lo spettatore per poi condurlo all’immancabile riflessione.
Note di regia
Con il Borghese Gentiluomo, Molière creò una novità assoluta, non è facile infatti trovare la giusta definizione per questo indiscusso capolavoro che, riduttivamente, viene definito una comédie-ballet.
L’estrema libertà con cui l’autore tratta la vicenda, i toni farseschi, satireggianti, gli elementi fiabeschi, onirici, la prosa densa di ritmo, la tessitura musicale scritta da Jean-Baptiste Lully, la coreografia dei balletti, il tutto, è teso a una teatralità assoluta di grande effetto comico.
La trama è molto semplice: un ricco borghese sogna di diventare nobile, lo desidera con tutte le sue forze, lo pretende con un’esaltazione fuori dal comune. Intorno a lui ruota un’umanità di adulatori e di scrocconi, un’umanità priva di autentiche qualità, che si nutre di ‘senso comune’, che ovviamente lo raggira e asseconda la sua follia, pur di ottenerne un guadagno.
A questi si contrappone la moglie del protagonista, tutta senso pratico e concretezza, che cerca in ogni modo di farlo rinsavire.
Di fronte all’ennesimo rifiuto del ‘borghese’ di dare in sposa sua figlia al ragazzo che ama, perché privo di nobili natali, tutti d’accordo gli giocano la beffa finale attraverso la famosa ‘Cerimonia Turca’ e anche la moglie che, pur criticandolo aspramente ha fino ad allora cercato di proteggerlo, gli si schiera contro lasciandolo definitivamente solo, nella sua folle utopia.
La nostra lettura di questo grande classico del teatro internazionale non intende tradire in alcun modo le intenzioni dell’autore, ma al contrario approfondirle, rispettando anzitutto quello spirito di libertà che anima l’intera opera. Non ci saranno pertanto limiti geografici e temporali e l’azione si collocherà in una atmosfera visionaria (complice lo scenografo Alessandro Chiti e la costumista Santuzza Calì) che avrà un sapore napoletano-parigino, con tutto quello che ne consegue, dalla lingua parlata alla musica.
In particolare le musiche originali di Germano Mazzocchetti, andranno in questa direzione e accresceranno l’ironia insita in tutto il lavoro, ricercando arrangiamenti e sonorità che spazieranno dal rinascimento alla sceneggiata napoletana.
I brani cantati, alcuni dei quali già previsti dall’autore e le coreografie di Fabrizio Angelini, contribuiranno a ‘mostrare’ la vicenda di questo ‘borghese’ accentuandone con sottile sarcasmo, la miseria ideologica. Pur essendo la musica e la danza protagoniste assolute, non credo però che sia corretto accostare questo allestimento a generi teatrali come il Musical o la Commedia musicale. Senz’altro ci saranno momenti che li ricorderanno, ma all’interno di una varietà stilistica che è la peculiarità di questa originalissima opera di Molière-Lully. L’obiettivo da raggiungere è quello di costruire un prodotto fortemente popolare, nel senso più alto, capace cioè di coinvolgere e divertire lo spettatore, stimolandone una riflessione, attraverso il racconto di un microcosmo, nel quale, malgrado la lontananza temporale, è facile rispecchiarsi.  Non è forse a noi molto vicino questo ‘borghese’, con la sua necessità di adeguarsi al gusto dominante, che nega le sue origini, i suoi valori e che è pronto a trasformarsi in ‘altro da sé’ e a modificare persino la sua immagine fisica?Non è forse una malattia del nostro tempo quella di inseguire patologicamente un ideale fisico e psichico imposto dai nostri media? Non siamo forse circondati da eterni giovani, da bellezze siliconate, da rampanti pronti a tutto?Questo allestimento, che oltre a me e a Tosca, vede in scena un nutrito cast di attori, ballerini e cantanti, alcuni dei quali già presenti in altri nostri precedenti spettacoli, rappresenta inoltre una caparbia necessità di mettere in scena il ‘gran teatro’, a dispetto dei tagli e delle logiche di mercato dominanti, che inevitabilmente impongono agli enti privati una linea produttiva restrittiva e di conseguenza pericolosa per il futuro del nostro teatro.

Massimo Venturiello

 Per prenotazioni e biglietti :Info 050.3144886 biglietteria@lacittadelteatro.it

martedì 24 dicembre 2013

Filmato eccezionale realizzato dalla sonda Mars Express



Questo straordinario video ci mostra con una nitidezza eccezionale il satellite  Phobos  che è la luna più interna del pianeta Marte. La stereo-fotocamera a bordo della sonda spaziale  ha ripreso il satellite da varie distanze e farà il 29 dicembre prossimo il passaggio più ravvicinato a soli 45 km da Phobos.
Guardando queste immagini vi auguro buon natale !

domenica 22 dicembre 2013

Makkox, giornalista-vignettista, in mostra a Forte dei Marmi.

Marco Dambrosio, in arte Makkox, è un vignettista o meglio un disegnatore satirico che “ piazza “ le sue geniali “strisce“ oltre che sui giornali cartacei anche nel web.

Nato a Formia ma cresciuto a Gaeta, lavora come grafico per la GDO e nel  2007 debutta sul web con il blog Canemucca, adattando le sue strisce in verticale per adeguarsi allo scrolling delle pagine Internet. Riscuote subito sulla rete un discreto successo ed inizia a collaborare con il quotidiano Liberazione, con il settimanale d'informazione Internazionale e con la Coniglio Editore, con la quale  pubblica nel 2009 il suo primo libro a fumetti: Le [di]visioni imperfette.
Da maggio dell'anno 2010 pubblica con la Coniglio Editore una rivista mensile, Il Canemucco ;dal mese di settembre 2010 pubblica una vignetta  quotidiana, sul sito Il Post. Una raccolta delle migliori vignette viene stampata nell'ottobre 2011 dalla BAO Publishing con il titolo Post Coitum – Satire di un Tardo Impero. Sempre nel 2011 vengono pubblicate due raccolte di storie precedentemente uscite sulla rivista: Se muori siamo pari e L’adolescenza.
Nel 2013 è ospite fisso nella trasmissione di Rai 3 Gazebo, di cui è anche autore.







Dal 21 dicembre 2013 al 30 marzo 2014 , presso il Museo della satira e della caricatura di Forte dei Marmi (Lucca) Makkox ci propone una mostra dal titolo  'La fine è vicina' che raccoglie duecento disegni satirici dove appaiono, come sa fare lui,  da Berlusconi a Monti, da Letta a Renzi in storie dove i protagonisti riflettono e interagiscono con un immaginario lettore mettendo in evidenza  con  divertente ironia  gli aspetti più inquietanti dei protagonisti della scena politica e sociale italiana.
Un mix di vignette ed articoli che propongono al lettore   un valido tentativo di giornalismo grafico.

Gratuitamente online (www.museosatira.it/mostre/makkox/ebook.html) è possibile scaricare i disegni esposti in mostra; per coloro che invece vogliono vedere la mostra a Forte dei Marmi :
l’ingresso è  libero , l’orario di apertura  è ven. sab. dom. festivi e prefestivi: dalle ore 15.30 alle ore 19.30 ,la domenica anche dalle ore 10.00 alle ore 13.00

venerdì 20 dicembre 2013

Una chicca da segnalare

Vai alla pagina dedicata a Galliano Masini   per vedere un nuovo filmato molto interessante : un altro film con la stupenda voce del tenore livornese



Una chicca da segnalare

Vai alla pagina dedicata a Galliano Masini   per vedere un nuovo filmato molto interessante : un altro film con la stupenda voce del tenore livornese



giovedì 19 dicembre 2013

Ora è possibile trasformare le ceneri dell'amato defunto in un bellissimo ed eterno diamante !


Tutti sanno dalla chimica scolastica che il diamante si ottiene dalla cristallizzazione del carbonio, un processo che quando avviene spontaneamente in natura impiega milioni di anni. Dalle ceneri del "caro estinto" avviene l'estrazione del carbonio sotto forma di grafite che sottoposta con specialissimi macchinari ( si dice di fabbricazione russa) alla temperatura di 2500°C ed alla mostruosa pressione di 60.000 bar, si trasforma in varie settimane in diamante.Alla fine il diamante grezzo  viene pulito, tagliato ed analizzato attentamente per determinare tutti quei dati ( purezza, peso, taglio, colore) che saranno riportate in una certificazione di qualità.
Non è uno scherzo : addio vedove e vedovi inconsolabili chini su  fredde lapidi ! Ora il " caro estinto " ce lo possiamo portare anche al dito. Magari in certe circostanze ....ricordiamoci di lasciarlo per un pò nella sua scatolina sul comodino.

lunedì 16 dicembre 2013

LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna.





Prevista tra il 1° febbraio e il 15 giugno 2014 questa  grande mostra a Forlì nella sede dei Musei San Domenico  interamente dedicata  alla grande stagione del Liberty.

Per l’Italia, il Liberty, definito con una terminologia comune Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania e Modern Style in Inghilterra, ha rappresentato una tendenza, un movimento di rinnovamento, nell’affermazione di un nuova estetica che rappresentasse, superando lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del secolo, le aspirazioni della modernità.

Le sale dei Musei San Domenico ospiteranno una mostra che cercherà di far dialogare, con un allestimento basato sui rimandi, i confronti, e gli effetti spettacolari, la pittura con la scultura e le arti decorative, dalle vetrate ai ferri battuti, ai mobili, agli oggetti d’arredo, ai tessuti ed ai gioielli. Evidenziando certi temi e alcune soluzioni formali, sarà possibile tracciare una linea comune tra i dipinti di Boldini, Previati, Nomellini, Baccarini, Kienerk, Grubicy de Dragon, Segantini, Pellizza da Volpedo, Longoni, Sartorio, De Carolis, Marussig, Zecchin, Chini, Casorati, Mucha, Boccioni, Dudreville, Innocenti, Bocchi, Viani e le sculture di Bistolfi, Ximenes, Trentacoste, Canonica, Rubino, Andreotti, Wildt, Martini, le vetrate e i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto, le ceramiche di Galileo Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi, i manifesti di Dudovich, Terzi, Hohenstein, sottolineando, attraverso un apposito apparato grafico, i rapporti con la letteratura, tra D’Annunzio, Pascoli e Gozzano. Ma anche con la musica di Puccini, Mascagni e Ponchielli. I confronti europei non potranno prescindere da autori come Klimt, Adler, Moser, Tiffany, Klinger, Boecklin, Van Stuck, Morris, Leighton.

La produzione di ceramiche d’arte, documentata ad altissimo livello dal maggior museo del genere esistente al mondo, il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza, che sarà partner della mostra, è stata uno dei maggiori esiti del Liberty italiano. La mostra è organizzata  dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con l'Amministrazione Comunale , il Comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci, la cura della mostra è di Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca, Alessandra Tiddia e la direzione generale di Gianfranco Brunelli.

LIBERTY. Uno stile per l’Italia moderna.





Prevista tra il 1° febbraio e il 15 giugno 2014 questa  grande mostra a Forlì nella sede dei Musei San Domenico  interamente dedicata  alla grande stagione del Liberty.

Per l’Italia, il Liberty, definito con una terminologia comune Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania e Modern Style in Inghilterra, ha rappresentato una tendenza, un movimento di rinnovamento, nell’affermazione di un nuova estetica che rappresentasse, superando lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del secolo, le aspirazioni della modernità.

Le sale dei Musei San Domenico ospiteranno una mostra che cercherà di far dialogare, con un allestimento basato sui rimandi, i confronti, e gli effetti spettacolari, la pittura con la scultura e le arti decorative, dalle vetrate ai ferri battuti, ai mobili, agli oggetti d’arredo, ai tessuti ed ai gioielli. Evidenziando certi temi e alcune soluzioni formali, sarà possibile tracciare una linea comune tra i dipinti di Boldini, Previati, Nomellini, Baccarini, Kienerk, Grubicy de Dragon, Segantini, Pellizza da Volpedo, Longoni, Sartorio, De Carolis, Marussig, Zecchin, Chini, Casorati, Mucha, Boccioni, Dudreville, Innocenti, Bocchi, Viani e le sculture di Bistolfi, Ximenes, Trentacoste, Canonica, Rubino, Andreotti, Wildt, Martini, le vetrate e i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto, le ceramiche di Galileo Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi, i manifesti di Dudovich, Terzi, Hohenstein, sottolineando, attraverso un apposito apparato grafico, i rapporti con la letteratura, tra D’Annunzio, Pascoli e Gozzano. Ma anche con la musica di Puccini, Mascagni e Ponchielli. I confronti europei non potranno prescindere da autori come Klimt, Adler, Moser, Tiffany, Klinger, Boecklin, Van Stuck, Morris, Leighton.

La produzione di ceramiche d’arte, documentata ad altissimo livello dal maggior museo del genere esistente al mondo, il MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche) di Faenza, che sarà partner della mostra, è stata uno dei maggiori esiti del Liberty italiano. La mostra è organizzata  dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con l'Amministrazione Comunale , il Comitato scientifico è presieduto da Antonio Paolucci, la cura della mostra è di Maria Flora Giubilei, Fernando Mazzocca, Alessandra Tiddia e la direzione generale di Gianfranco Brunelli.

martedì 3 dicembre 2013

Aspettando " Cavalleria " di Pietro Mascagni







Grande attesa in città per la messa in scena sabato prossimo al teatro Goldoni di " Cavalleria Rusticana " di Pietro Mascagni, l'opera che degnamente celebra i 150° dalla nascita del grande maestro Livornese. Il libretto dell'opera si ispira ad un racconto del Verga, quindi l'ambientazione è siciliana, ma i livornesi che ascoltano la musica coinvolgente di Mascagni assicurano di sentirci la risacca del mare livornese ed i suoi colori . Per questo Cavalleria è considerata un'opera" livornese nell'animo ".
Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento il maestro Mario Menicagli  accompagnato al pianoforte dalla bravissima pianista Anna Cognetta hanno omaggiato il pubblico presente con momenti musicali in onore di Mascagni.


Aspettando " Cavalleria " di Pietro Mascagni







Grande attesa in città per la messa in scena sabato prossimo al teatro Goldoni di " Cavalleria Rusticana " di Pietro Mascagni, l'opera che degnamente celebra i 150° dalla nascita del grande maestro Livornese. Il libretto dell'opera si ispira ad un racconto del Verga, quindi l'ambientazione è siciliana, ma i livornesi che ascoltano la musica coinvolgente di Mascagni assicurano di sentirci la risacca del mare livornese ed i suoi colori . Per questo Cavalleria è considerata un'opera" livornese nell'animo ".
Durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento il maestro Mario Menicagli  accompagnato al pianoforte dalla bravissima pianista Anna Cognetta hanno omaggiato il pubblico presente con momenti musicali in onore di Mascagni.


Assegnato al pittore Massimiliano Luschi il Premio Parisina




Questo quadro esposto nella sala Mascagni del Teatro Goldoni di Livorno è opera del pittore livornese Massimiliano  Luschi  premiato per questo lavoro  celebrativo dell'opera " Parisina " del grande maestro Pietro Mascagni  del quale viene ricordato sabato prossimo il 150° anniversario della nascita . Dove ?  A Livorno, ovviamente ! Quando ? il 7 dicembre 1863. Al Teatro Goldoni grande appuntamento dei melomani che sabato prossimo potranno assistere  ad una grande edizione di " Cavalleria Rusticana " abbinata appunto ad un'opera meravigliosa ed un pò dimenticata di Mascagni : " Parisina ".
  Il pittore livornese Massimiliano Luschi  si è aggiudicato  il premio Parisina con il quadro  sopra pubblicato che è stato  esposto e donato al Teatro Goldoni dall’autore. Il quadro era inserito in una mostra dedicata alla commemorazione mascagnana alla quale hanno partecipato  gli artisti :Cinzia Biagini, Antonio Cristiano, Diego Magliani, Silvia Menicagli, Cristina Monti, Fernando e ovviamente Massimiliano Luschi


lunedì 2 dicembre 2013

Extraterritorialità di Prato ?




Un capannone  è andato a fuoco nella notte : una fabbrica cinese, a Prato, all-inclusive, modello dello sfruttamento medioevale del lavoro, dove nello stesso edificio il personale ( sic ! o gli schiavi ) lavora, dorme , mangia, passa insomma l'intera giornata per assicurare turni di lavoro stressanti a donne uomini e ... bambini ! Norme di sicurezza  nell'ambito dell'impiantistica praticamente inesistenti, così vengono prodotti articoli che poi vanno sul mercato italiano ufficiale e meno ( quello della holding dei vu' cumprà) a prezzi stracciati. Così la maggior parte dell'industria tessile pratese è passata di mano: da imprenditori italiani tartassati dallo stato italiano con tasse e leggi sul lavoro e sicurezza, come potrebbe essere giusto in un paese europeo che ha raggiunto un livello di sviluppo e tutela sociale  modello anni 2000  ad imprenditori cinesi ai quali è evidentemente permesso un " balzo indietro nel tempo " . Ma parecchio in là.

Così sono morti 7 lavoratori cinesi nella notte nel Macrolotto 1 alla periferia di Prato dove non hanno trovato scampo dal fuoco e fumo divampato, magari da qualche stufetta per sopravvivere al freddo di questi giorni, in questi loculi dormitori in cartone e cartongesso allestiti nel soppalco del laboratorio dove vengono fabbricati vestiti. Leggo sull'Ansa del 1 dicembre 2013 : " è la morte - annunciata o perlomeno non 'sorprendente, dice l'assessore alla sicurezza pratese di 7 lavoratori cinesi ..." ed allora  mi pongo e vi pongo questa domanda ? Prato è in Toscana o in Cina . Si possono ancora adottare in questo territorio le leggi in uso nella Repubblica Italiana del 2013 ?


Pubblicato  anche su Verissimo-Kataweb