lunedì 31 gennaio 2011


3 // 4 FEBBRAIO 2011 - LA CITTA' DEL TEATRO, CASCINA
RIDOTTO
INGRESSO LIBERO


Alla Città del Teatro il 3 e 4 febbraio arriva il progetto Fondamentalismo del Nuovo Teatro di Napoli.

Per due giorni operatori e artisti del progetto artistico diretto da ANTONIO LATELLA saranno a Cascina per raccontare la proposta innovativa del Teatro Nuovo di Napoli/Stabile d’innovazione che, sfidando la crisi e grazie alla preziosa collaborazione di Antonio Latella, ha proposto quest’anno una stagione legata ad un complesso progetto produttivo basato su lavoro di giovani registi, attori e drammaturghi che hanno formato una sorta di compagnia stabile e un repertorio, sul modello europeo.



3 Febbraio 2011
15.00>18.00
Ripensare la Stabilità a cura di di Michele Mele
Introduzione del percorso artistico di Antonio Latella e della storia del Nuovo Teatro Nuovo.
Presentazione della compagnia stabile, dei registi, dei drammaturghi.
Collocazione del progetto all’interno del sistema teatrale italiano.

4 Febbraio 2011
10.00>13.00
Drammaturgia e kamikaze a cura di Federico Bellini e Linda Dalisi.
Presentazione della stagione tematica e del lavoro drammaturgico.
Analisi dei processi creativi alla base dei diversi lavori di scrittura legati al progetto:
scelta dei testi, autori contemporanei, relazione con i classici, creazioni legate a opere, biografie e cronaca.
..................



PER INFO e partecipazione al seminario scrivere a promozione@lacittadelteatro.it
LA CITTA' DEL TEATRO - Via Toscoromagnola 656, Cascina PISA

Il grande fotografo Roger Ballen a Seravezza Fotografia 2011





Ottava edizione di Seravezza Fotografia dal 29 gennaio al 3 aprile che ogni anno coniuga con successo i grandi nomi della fotografia internazionale con il mondo amatoriale, organizzata da Fondazione Terre Medicee,Assessorato alla Cultura del Comune di Seravezza eFIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) sotto la direzione artistica di Libero Musetti.

Quest’anno l’ospite d’onore è il fotografo americano Roger Ballen, che espone immagini in bianco e nero provenienti dai quattro cicli Outland, Shadow Chamber, Boarding House e Birds.
Roger Ballen (New York, 1959) è un artista singolare affascinato dal Sud Africa, che segue un percorso complesso e di grande spessore dove il filo conduttore è quello di utilizzare la macchina fotografica per scandagliare l’animo umano. Figlio di una famosa foto-editor dell’agenzia “Magnum Photos”, ha la possibilità di conoscere fin da bambino i più grandi nomi del panorama fotografico mondiale. Alla fine degli anni Sessanta documenta le proteste contro la guerra in Vietnam. Nello stesso periodo si trasferisce da New York a Berkeley dove frequenta l’Università della California, laureandosi in psicologia nel 1972.Nel 1981 si trasferisce in Sud Africa e abbandona definitivamente lo stile di vita americano, per lui troppo consumistico e poco introspettivo. Da qui inizia il suo percorso artistico che lo porta da un primo approccio documentaristico ad uno decisamente soggettivo. Le sue foto sono dei veri e propri manifesti dove oggetti, soggetti e componenti grafici si mescolano ed esaltano il senso dell’immagine. Scatti affascinanti, unici e pieni di significati nel segno di un personale linguaggio fotografico che fa propri elementi scultorei e grafici.

I lavori di Ballen sono esposti nelle più prestigiose gallerie mondiali : Museum of Modern Art di New York, Centre Georges Pompidu di Parigi, Victoria & Albert Museum di Londra e Stedelijk Museum di Amsterdam. Inoltre ha ricevuto numerosi premi, tra questi come quello di miglior edizione di fotografia al festival “Photoespana”, miglior fotografo dell’anno al Festival di Fotografia di Arles e una menzione speciale all’Unicef.

Roger Ballen (New York, 1959) è un artista singolare affascinato dal Sud Africa, che segue un percorso complesso e di grande spessore dove il filo conduttore è quello di utilizzare la macchina fotografica per scandagliare l’animo umano. Figlio di una famosa foto-editor dell’agenzia “Magnum Photos”, ha la possibilità di conoscere fin da bambino i più grandi nomi del panorama fotografico mondiale. Alla fine degli anni Sessanta documenta le proteste contro la guerra in Vietnam. Nello stesso periodo si trasferisce da New York a Berkeley dove frequenta l’Università della California, laureandosi in psicologia nel 1972.

Nel 1981 si trasferisce in Sud Africa e abbandona definitivamente lo stile di vita americano, per lui troppo consumistico e poco introspettivo. Da qui inizia il suo percorso artistico che lo porta da un primo approccio documentaristico ad uno decisamente soggettivo. Le sue foto sono dei veri e propri manifesti dove oggetti, soggetti e componenti grafici si mescolano ed esaltano il senso dell’immagine. Scatti affascinanti, unici e pieni di significati nel segno di un personale linguaggio fotografico che fa propri elementi scultorei e grafici.

I lavori di Ballen sono esposti nelle più prestigiose gallerie mondiali : Museum of Modern Art di New York, Centre Georges Pompidu di Parigi, Victoria & Albert Museum di Londra e Stedelijk Museum di Amsterdam. Inoltre ha ricevuto numerosi premi, tra questi come quello di miglior edizione di fotografia al festival “Photoespana”, miglior fotografo dell’anno al Festival di Fotografia di Arles e una menzione speciale all’Unicef.

Dal giorno 1 febbraio è disponibile nelle librerie il catalogo della mostra "Seravezza Fotografia 2011" edito da Maria Pacini Fazzi.

lunedì 24 gennaio 2011

Pubblicati gli atti di un convegno di studi sui conti Guidi



La lunga storia di una stirpe comitale. I conti Guidi tra Romagna e Toscana. Atti del Convegno di studi (Modigliana-Poppi, 28-31 agosto 2003)


Questi studi sono riportati in un libro edito da Feltrinelli come testimonianza del grande interesse storico e culturale che questa antica famiglia ha suscitato in Emilia e Toscana.


Pubblicati gli atti di un convegno di studi sui conti Guidi



La lunga storia di una stirpe comitale. I conti Guidi tra Romagna e Toscana. Atti del Convegno di studi (Modigliana-Poppi, 28-31 agosto 2003)


Questi studi sono riportati in un libro edito da Feltrinelli come testimonianza del grande interesse storico e culturale che questa antica famiglia ha suscitato in Emilia e Toscana.


venerdì 21 gennaio 2011

A Viareggio in mostra " Garibaldi a Palermo "




Garibaldi a Palermo è un bellissimo quadro di Giovanni Fattori ( olio su tela cm.88x132) che il famoso pittore livornese realizzò tra il 1860 ed il 1862.
Da domani 22 gennaio fino al 13 marzo 2011 costituirà il centro focale di una interessante mostra a Viareggio presso il Centro Matteucci per l'Arte Moderna dove sarà possibile respirare aria di risorgimento e gustare anche la visione di altri quadri di Bechi, Borrani, Buonamici e dello stesso Fattori.
I curatori della mostra sono : Giuliano Matteucci, Francesca Panconi e Roberto Viale.

martedì 18 gennaio 2011

Dal 29 gennaio ai Musei San Domenico Melozzo da Forlì

La mostra più completa mai proposta: I capolavori di Mantegna, Piero della Francesca, Bramante e Raffaello affiancheranno quelli del maestro forlivese .

Dal 29 gennaio al 12 giugno, la sua città natale – Forlì - lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Al San Domenico saranno esposte praticamente tutte le opere “mobili” dell’artista, riunendo anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra Musei Vaticani e Quirinale.
La mostra proporrà inoltre capolavori dei grandi, da Mantegna, a Piero della Francesca (in mostra, per la prima volta, anche la sua “Madonna di Sinigallia
da Bramante a Berruguete, da cui Melozzo trasse insegnamenti e suggestioni o che, come il Beato Angelico, Mino da Fiesole, Antoniazzo Romano, frequentò nella Roma pontificia.























Pier della Francesca





Dal 29 gennaio ai Musei San Domenico Melozzo da Forlì

La mostra più completa mai proposta: I capolavori di Mantegna, Piero della Francesca, Bramante e Raffaello affiancheranno quelli del maestro forlivese .

Dal 29 gennaio al 12 giugno, la sua città natale – Forlì - lo celebra con la più completa esposizione che mai gli sia stata dedicata. Al San Domenico saranno esposte praticamente tutte le opere “mobili” dell’artista, riunendo anche gli affreschi staccati del colossale ciclo da lui creato per l’abside della Chiesa dei Santi Apostoli a Roma, ciclo disperso tra Musei Vaticani e Quirinale.
La mostra proporrà inoltre capolavori dei grandi, da Mantegna, a Piero della Francesca (in mostra, per la prima volta, anche la sua “Madonna di Sinigallia
da Bramante a Berruguete, da cui Melozzo trasse insegnamenti e suggestioni o che, come il Beato Angelico, Mino da Fiesole, Antoniazzo Romano, frequentò nella Roma pontificia.























Pier della Francesca





martedì 4 gennaio 2011

L’Epifania secondo l’antica tradizione medievale


Nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) i Re Magi affiancano l’officiante come nel XIII secolo




Ordo Stellae e Missa in Epiphania Domini: giovedì 6 gennaio alle 11 nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) l’Associazione Musicale Concentus Lucensis e l’Ensemble Cantilena Antiqua danno vita all’antica tradizione medievale dell’Epifania.

La tradizionale messa dell’epifania sarà recitata secondo quanto tramandato dal manoscritto della Biblioteca Nazionale di Parigi Paris Lat 904 e da Graduali del XIII secolo. Don Antonio Tidei celebrerà la messa in cui risuoneranno le preghiere intonate dai Soli e dalla Schola del Laboratorio Permanente sul Teatro Musicale Medievale secondo la ricostruzione musicologica di Stefano Albarello. Per coinvolgere ancora di più i fedeli, nel rispetto della liturgia ci saranno anche alcuni elementi scenici a cura di Annalisa Testa.

“L’Ordo Stellae rappresenta l’arrivo dei Magi a Gerusalemme e l’adorazione a Betlemme, come narrato nel secondo capitolo del Vangelo di Matteo – spiega Stefano Albarello -. Ne esistono varie versioni ed elaborazioni realizzate a partire dal X secolo; il documento su cui ci basiamo per questa edizione è la versione di Rouen (Paris Lat. 904) riconducibile al XIII secolo. L’Ordo in questione elabora il cammino dei magi escludendo l’incontro con Erode (contenuto in altre versioni). La sua collocazione appare evidente: si rappresenta avanti la messa dell’Epifania e i Magi (officianti – personaggi) assumono nella messa il ruolo di cantori che sostengono il coro nell’ordinario assistendo quindi il celebrante.

La celebrazione si apre con la messa in scena della ricerca del figlio di Dio da parte dei Magi che verrà loro svelato da due chierici con dalmatiche che mostrano l’icona di Cristo; i personaggi non recitano ma cantano i canti della liturgia tratti dall’ufficio della Epifania. La semplice ma simbolica rappresentazione si conclude con l’introito della messa alla quale partecipano, oltre ai Magi, il Choro ed i vari personaggi (i dalmatici, l’angelo e il cantore solista). In questa ricostruzione l’intera liturgia della messa sarà cantata secondo il rito romano con alcuni inserti di polifonia arcaica nel canto del Kyrie e del Sanctus. Tutte le parti dell’ordinario e del proprio saranno in canto latino secondo fonti del XIII secolo. La liturgia della parola e le altre parti saranno, secondo gli indirizzi del Vaticano, in lingua italiana.

Alla base del lavoro che realizziamo vi è il tentativo di dare nuova vita a queste pagine antiche, assume un ruolo fondamentale la ricollocazione storica e contestuale del dramma all’interno della liturgia quale riproposta di antichi costumi della chiesa cattolica; non “teatralizzare” bensì rendere viva la liturgia. Ecco quindi la necessità di dare a questo Ordo la sua sede adatta nel tempo e nello spazio: la Pieve di Santa Maria Assunta il 6 gennaio”.

Per informazioni: www.concentuslucensis.it, 328.81.43.696. Trattandosi di una liturgia si raccomanda la massima puntualità.

L’Epifania secondo l’antica tradizione medievale


Nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) i Re Magi affiancano l’officiante come nel XIII secolo




Ordo Stellae e Missa in Epiphania Domini: giovedì 6 gennaio alle 11 nella Pieve di Santa Maria Assunta (Villa Basilica, Lucca) l’Associazione Musicale Concentus Lucensis e l’Ensemble Cantilena Antiqua danno vita all’antica tradizione medievale dell’Epifania.

La tradizionale messa dell’epifania sarà recitata secondo quanto tramandato dal manoscritto della Biblioteca Nazionale di Parigi Paris Lat 904 e da Graduali del XIII secolo. Don Antonio Tidei celebrerà la messa in cui risuoneranno le preghiere intonate dai Soli e dalla Schola del Laboratorio Permanente sul Teatro Musicale Medievale secondo la ricostruzione musicologica di Stefano Albarello. Per coinvolgere ancora di più i fedeli, nel rispetto della liturgia ci saranno anche alcuni elementi scenici a cura di Annalisa Testa.

“L’Ordo Stellae rappresenta l’arrivo dei Magi a Gerusalemme e l’adorazione a Betlemme, come narrato nel secondo capitolo del Vangelo di Matteo – spiega Stefano Albarello -. Ne esistono varie versioni ed elaborazioni realizzate a partire dal X secolo; il documento su cui ci basiamo per questa edizione è la versione di Rouen (Paris Lat. 904) riconducibile al XIII secolo. L’Ordo in questione elabora il cammino dei magi escludendo l’incontro con Erode (contenuto in altre versioni). La sua collocazione appare evidente: si rappresenta avanti la messa dell’Epifania e i Magi (officianti – personaggi) assumono nella messa il ruolo di cantori che sostengono il coro nell’ordinario assistendo quindi il celebrante.

La celebrazione si apre con la messa in scena della ricerca del figlio di Dio da parte dei Magi che verrà loro svelato da due chierici con dalmatiche che mostrano l’icona di Cristo; i personaggi non recitano ma cantano i canti della liturgia tratti dall’ufficio della Epifania. La semplice ma simbolica rappresentazione si conclude con l’introito della messa alla quale partecipano, oltre ai Magi, il Choro ed i vari personaggi (i dalmatici, l’angelo e il cantore solista). In questa ricostruzione l’intera liturgia della messa sarà cantata secondo il rito romano con alcuni inserti di polifonia arcaica nel canto del Kyrie e del Sanctus. Tutte le parti dell’ordinario e del proprio saranno in canto latino secondo fonti del XIII secolo. La liturgia della parola e le altre parti saranno, secondo gli indirizzi del Vaticano, in lingua italiana.

Alla base del lavoro che realizziamo vi è il tentativo di dare nuova vita a queste pagine antiche, assume un ruolo fondamentale la ricollocazione storica e contestuale del dramma all’interno della liturgia quale riproposta di antichi costumi della chiesa cattolica; non “teatralizzare” bensì rendere viva la liturgia. Ecco quindi la necessità di dare a questo Ordo la sua sede adatta nel tempo e nello spazio: la Pieve di Santa Maria Assunta il 6 gennaio”.

Per informazioni: www.concentuslucensis.it, 328.81.43.696. Trattandosi di una liturgia si raccomanda la massima puntualità.

lunedì 3 gennaio 2011

Partirà il prossimo 19 gennaio il centenario Rally di Montecarlo

 

Rally montecarlo

 

Il Rally di Montecarlo fu voluto nel 1911 dal Principe Alberto  per cercare di stemperare la grande rivalità che si era instaurata tra le città di Nizza e Montecarlo.
Poichè Nizza organizzava  il suo "Carnaval", che attirava una clientela ricca per i suoi casinò,  Monaco decise di organizzare una manifestazione automobilistica nello stesso periodo  .  Dalla sua nascita è un importante test per ogni vettura che si voglia cimentare in condizioni particolarmente avverse,dal 1973, anno di istituzione del Rally Championship, è la prima gara dell'anno e viene disputata in gennaio. Due uomini sono considerati i fondatori del rally di Montecarlo: Gabriel Vialon e Antony Noghes.
La Société des Bains de Mer (SBM) finanziò l'evento al quale parteciparono  solo 23 equipaggi ma già nel 1912  questa cifra era quadruplicata
Dal 1991 i concorrenti hanno la possibilità di scegliere il punto di partenza da 5 luoghi diversi equidistanti da Monaco. È un rally che presenta una grande varietà di condizioni, come l'asfalto asciutto, bagnato, ghiaccio, neve fresca e spesso tutte queste condizioni sono presenti anche in un'unica tappa. Naturalmente, tutto ciò va ad incidere sulla scelta degli pneumatici e del settaggio della vettura.
L'edizione di quest'anno  ( 2011) è quella del centenario  .Si svolgerà dal 19 al 23 gennaio ed   il percorso continuerà a prevedere il "mitico" Col de Turini, dove sono state scritte tante pagine gloriose della storia del rallysmo mondiale.
Il Rally di Montecarlo 2011 partirà da Valence (Francia) per concludersi a Montecarlo, dopo un percorso totale di 1.343 km, 337 dei quali saranno prove speciali (13 in totale).

Per dare un ulteriore riferimento al centenario, gli organizzatori hanno anche deciso che saranno ammesse fino a 100 vetture per la gara di apertura dell'Intercontinental Rally Challenge 2011."Oggi siamo felici di confermare che la quota di iscrizione viene soppressa. Il nostro obiettivo è quello di incoraggiare molti piloti privati a tornare a partecipare al Rally di Montecarlo perchè sono il fondamento su cui questo evento e la sua storia sono stati costruiti" ha spiegato Rene Isoart, grande capo dell'ACM.

"Il percorso del Rally del centenario è stato messo insieme da percorsi storici", ha spiegato René Isoart ". Professionisti, dilettanti e appassionati di rally informati hanno spesso sentito parlare di questi luoghi leggendari. E così è stato un grande piacere per noi, per portare tutti insieme un evento, il centenario del Rally. in materia civile e autorità di polizia in tutti i reparti coperto - Ardeche, Drome, Haute-Loire, Alpes de Hautes Provence, Hautes Alpes, e, naturalmente, Alpi marittime - sono stati tutti coinvolti, così come molti altri, senza il quale questo grande evento, sarebbe stato assolutamente impossibile. Vorremmo anche ringraziare la Federation Française du Sport Automobile, per la loro assistenza in materia sportiva ".

 

Rally montecarlo 1

Tag di Technorati:

 

 

Il primo giorno della manifestazione, Mercoledì 19 gennaio, sarà basata interamente in Ardeche e comprende quattro fasi - tutti i nomi noti al rally fans:
* Le Moulinon - Antraigues (36,87 km)
* Burzet - St-Martial (41,06 km)
* St-Bonnet - St-Bonnet (25,22 km), che sarà eseguito due volte

Giovedi 20 gennaio si terrà nel dipartimento della Drome, e sarà il giorno più corto, con due tappe, eseguito due volte:
* St-Jean-en-Royans - intersezione 3-road (23,05 km)
* Vassieux cimitero - Col de Gaudissart (24,13 km)

Venerdì 21 gennaio sarà il giorno più lungo per i concorrenti e probabilmente la più emozionante. Driver di lasciare la mattina presto da Valence e guidare a Monaco, con il tradizionale palcoscenico in programma per quella giornata:
* Montauban sur l'Ouvèze - Eygalayes (29,89 km)
* Arrivo a Monaco parco chiuso, all'inizio del pomeriggio

L'ultima notte sarà fedele alla "Montes" di vecchi, con due passaggi notturno del famoso Col du Turini da Moulinet. Quattro tappe si concluderà il rally e il nuovo vincitore del Rally del Centenario verrà celebrato il ritorno dei driver 'al porto di Monaco:
* Moulinet - La Bollène-Vésubie (23,41 km)
* Lantosque - Lucéram (18,81 km)
* Interrotto da un passaggio al Monaco per un parco assistenza