martedì 14 ottobre 2008

A Lucca alla mostra " Moto&Cinema" tre grandi raduni di moto e auto d'epoca



















La famosa Vespa di " Vacanze romane "


Vespa e Lambretta insieme. E con loro altri mitici veicoli a due e quattro ruote provenienti da tutta Italia. Tre grandi raduni di auto e moto d’epoca animeranno, questo fine settimana e i prossimi (18 e 19, 25 e 26 ottobre e 1 e 2 novembre), la mostra “Moto&Cinema”, organizzata da “Mostre&Mostre” insieme al Registro Storico Italiano Indian, in collaborazione con il Circolo del Cinema di Lucca ed inserita tra gli eventi collaterali di Lucca Comics and Games 2008.

La mostra, che ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Lucca, espone dal 18 ottobre al 2 novembre 27 fedeli riproduzioni delle moto protagoniste di storiche pellicole come “Vacanze Romane” e “Easy Rider”, che faranno così da cornice a questi tre grandi raduni di appassionati. “Invitiamo tutti a partecipare, da qualunque città provengano – spiega Moreno Musetti, presidente del Registro Storico Italiano Indian –. Tutti coloro, naturalmente, che possiedono una Lambretta, una Vespa, una Cinquecento o qualsiasi altro veicolo che abbia un motore ed almeno venti anni di età”.

lunedì 13 ottobre 2008

Marco Bellocchio riporta nel film “ Vincere “ gli scheletri nell’armadio del Duce.




E che scheletri !
Una moglie Ida Dalser ed un figlio Benito Albino Mussolini morti entrambi in manicomio per sua diretta responsabilità. Ma andiamo per ordine.

E’ certo che Ida Irene Dalser ( 1880-1937) ebbe relazione affettiva con il giovane Mussolini (1914) , ma non esiste nessun documento che attesti un loro matrimonio civile o religioso come più volte invece reclamato dalla donna, come del resto sembra ( ma non vi sono anche qui documenti ) che dalla loro relazione l’11 novembre 1915 sia nato Benito Albino Mussolini. La cosa certa è invece che il giovane Mussolini , allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò e contemporaneamente sposò il 17 dicembre del 1915 Rachele Guidi con rito civile.

Ida Dalser non vide più Mussolini , ma per il resto della vita continuò , si dice , a reclamare il suo primo matrimonio per cui , dopo la Marcia su Roma, Mussolini, ormai arrivato al potere, sembra abbia cercato di cancellare le tracce della sua relazione con Ida Dalser, fino a suggerire ( si dice) di chiuderla nel manicomio di Pergine Vaolsugana e poi di S. Clemente aVenezia, dove morì nel 1937.

Il figlio Benito Albino venne educato in un collegio dei Barnabiti e poi arruolato in marina sempre, pare, sotto la stretta sorveglianza della polizia politica Venne internato nel manicomio di Milano Mombello dove morì 26 agosto 1942 .
Nel 2008 il regista Marco Bellocchio ha girato il film” Vincere “ , dove l'attrice Giovanna Mezzogiorno impersona il personaggio di Ida Dalser, attualmente è in fase di montaggio e sarà pronto nei primi mesi del 2009.

Dopo le nostre impressioni e riflessioni.

venerdì 10 ottobre 2008

Fattori allievo e insegnante dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze


Giovanni Fattori frequenta in due diversi momenti della sua vita l’Accademia delle Belle Arti di Firenze :
prima come giovane studente dal 1846 al 1852 dopo dal 1869 come professore di pittura.
Oggi l’Accademia propone una eccezionale mostra del grande maestro livornese ( 130 opere ) con dipinti, acqueforti ,disegni ed incisioni che ripercorrono 60 anni della vita artistica di Fattori oltre a riproporre al visitatore la storia di questa celebre accademia gustando l’eccezionale vista sulla Biblioteca, sul Cenacolo e sulla seicentesca Cappellina di Giovanni da San Giovanni. Alcune opere esposte illustrano il vissuto dell’Accademia in quegli anni reso ancora più vivo visitando l’aula dove Fattori tenne lezione negli ultimi anni.

Firenze- Accademia delle Belle Arti dal 19 settembre al 23 novembre 2008

martedì 7 ottobre 2008

La moda del viola ed il disastro finanziario.


















Passando per le strade di paesi e città avrete notato che quest’anno è molto di moda il colore viola .
Le vetrine dei negozi di abbigliamento sono pieni di capi in questa tonalità , molte signore che incontrate
indossano , vestiti o accessori colorati in varie sfumature del viola, le riviste di moda o gossip in generale riportano
foto intriganti di donne celebri del mondo dello spettacolo, della cultura , della politica o quant’altro , sempre rigorosamente in viola.
E’ di moda . Però la cosa stuzzica un po’ la curiosità perché tutti abbiamo un rapporto di odio amore con questo bellissimo colore simbolo appunto di contrasti irrazionali ed emotivi.
In pittura si dice che il viola è un colore secondario, in quanto deriva dalla mescolanza dei colori primari blu e rosso
ed infatti esprime un'energia pura, atavica , una forza legata alla vitalità del rosso e all'intimo accoglimento dell'azzurro che rappresenta così un punto di incontro tra passione ed intelligenza, tra amore e saggezza.
Il viola è stato a lungo considerato un colore regale infatti l’ametista, trasparente quarzo viola, si trova nei gioielli della Corona Reale Britannica ed era anche la favorita di Caterina la Grande e dei reali Egiziani.
Leonardo da Vinci scrisse che l'ametista era in grado di dissipare i cattivi pensieri e di accelerare l'intelligenza. però nello stesso tempo per altre persone è un colore associato ad eventi negativi ( si dice comunemente che porta male ).
In particolare questa superstizione è molto diffusa nel mondo dello spettacolo dove raramente il colore viola viene accettato in scena ma la ragione è abbastanza facilmente individuabile .
Il viola è il colore dei parametri liturgici usati in periodo quaresimali. In questo periodo dell'anno (40 giorni prima di Pasqua ), nel Medioevo, venivano vietati tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Questo comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi economici, in poche parole tanta miseria.
Era molto tempo comunque che la moda non poneva in maniera così massiva l’attenzione sul viola ma pur apprezzandone l’elegante tonalità e pur non essendo chi scrive assolutamente superstizioso è facile notare l’abbinamento temporale con l’evento del crack finanziario mondiale che certamente alimenterà ancor più la leggenda metropolitana del colore “ sfigato “
Andiamo però in soccorso del povero colore viola facendo notare che una intera , bellissima e per questo fortunatissima città toscana , Firenze , ha come simbolo un bel giglio viola.
Anche qui la storia ci viene in aiuto. Da secoli il colore viola è ottenuto artificialmente tramite un particolare lichene della famiglia delle Roccellaceae, la Roccella tinctoria. Presente soprattutto sugli scogli e le rocce marittime del bacino mediterraneo, essa era nota già agli antichi egizi, utilizzata nel vicino Oriente e in Terra Santa centinaia di anni prima la nascita di Cristo,. ma in Occidente il suo uso si diffuse dopo la metà del 1200, per merito di un alchimista e tintore di panni , Giunta d’Alamanno, facente parte della corte di Federico II di Svezia. che organizzò nel 1228 la sesta Crociata Il giovane alchimista partecipò alla crociata ed ebbe modo di apprendere il segreto di produzione della Roccella Tinctoria portandolo così a Campi Bisenzio.
Giunta d’Alamanno si stabilì successivamente a Firenze nel quartiere di Santa Maria Novella ed il colore viola ……..
Ed oggi allo stadio Franchi sventolano al vento migliaia di bandiere viola e si alzano al cielo grida “ forza viola “.