martedì 10 giugno 2008

Caccia all’albino in Tanzania


L'albinismo è un'anomalia ereditaria consistente nella deficienza di pigmentazione melaninica nella pelle, nell'iride e nella coroide , nei peli e nei capelli.
L'albinismo è un fenotipo recessivo e pertanto si manifesta in individui nati dall'incrocio di due genitori entrambi albini o eterozigoti.
Coloro che sono affetti da albinismo possono subire danni esponendosi alla luce solare e sovente mostrano problemi visivi, ma dal momento che la melanina protegge la pelle dai danni provocati dalla esposizione alla luce solare , nascere albini in Africa è il colmo della sfortuna i cui limiti si conoscono ancora meglio oggi , dopo avere letto un articolo di Jeffrey Gettleman sul New York Times dell’8 giugno 2008.
Prima di tutto è difficile passare inosservati in un continente dove tutti sono “ neri “ , ma in Tanzania ed ultimamente anche in Kenya è nata una grave e pericolosa discriminazione contro gli sfortunati affetti da albinismo , che in Africa colpisce una persona su 3000 circa. In particolare la pericolosità è aumentata in questi ultimi anni (19 morti albini in Tanzania in un anno ) da quando si è diffusa la credenza superstiziosa che gli albini sono creature super fortunate , per cui porta particolarmente bene bere pozioni magiche ottenute con infusi contenenti parti di tessuti prelevati ad umani-albini e la pesca in mare è letteralmente miracolosa legando ciocche di capelli di albino alle reti.
Insomma , essere diverso è sempre un problema per tutti , ma qui in Africa , leggendo il bellissimo articolo di Gettleman , si capisce come vive una creatura umana braccata come animale al quale si vuole prelevare con mutilazione un pezzo anatomico da vendere o mostrare come feticcio porta fortuna.

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