sabato 30 giugno 2007

VIGNETTANGOLO- le vignette di Mauro & basta

Notte bianca a Roma

Cattivo carattere



Effetti del ' buco dell'ozono ' 22.09.2005 Mauro & basta










Moderni latin-lover 24.08.2004 Mauro & basta



































Tra Scienza e Fantascienza 02,09,2004 Mauro & basta






































Moderno tassista - 18 /09/2005 Mauro & basta












Elettrice ' sconveniente ' del nuovo PD : " OH ! che vergogna, le scarpe rosse !!"-01/09/2004










Monito di Dante " Beatrice ...posa il bicchiere !" -23/08/2005















Quando le cose si dicevano con chiarezza -05/02/2006



















La trombata -04 Agosto 2006






















































giovedì 7 giugno 2007

WEB MOSTRA DI GUIDI GINO

20Maggio 1956 Pittori sul vero Guidi Gino e Barghigiani Danilo


Pittore Guidi Gino con il nipote Masini Sergio
( baritono e figlio del tenore Masini Galliano )


domenica 3 giugno 2007

Tellini Bruno - campione italiano di canottaggio

Da ' IL TIRRENO ' Gennaio 1995



Suocero di Guidi Mauro
Uomo di sport , nasce a Livorno il 25.02.1916 da Ernesto Tellini e Fosca Stolfi , cresce a Rosignano Solvay dove mette in evidenza fino dalla giovane età la sua predisposizione allo sport, praticando pallacanestro , tennis , nuoto , ma soprattutto canottaggio, raggiungendo nel 1935 l'alloro tricolore.
Fu vice presidente per 19 anni della società calcistica Solvay ( Gruppo Sportivo Solvay) che sotto la sua gestione raggiunse la serie C , mentre il settore giovanile colse nel 1961 l'ambito premio di campione italiano under 16 .
Bruno Tellini , uomo di sport , giusto e carismatico , ha lasciato nella bacheca della società coppe,ambiti trofei e stimolanti ricordi mentre nella famiglia è rimasto un grande rimpianto per l'immatura scomparsa avvenuta il 02.07.1965 stemperato solo in parte da due figlie sportive( Adriana insegnante ISEF di Ed.Fisica ) che portano avanti con orgoglio la sua tempra indelebile.

sabato 2 giugno 2007

pittore Guidi Guido









Fratello di Gino , Mario , Mariina e Santina Guidi. Lontano cugino di Bruno Guidi. Cognato del tenoreGallianoMasini









Guido è l’anello di congiunzione tra il risorgimento e la seconda repubblica , tra i macchiaioli storici e una nuova forma di pittura figurativa- istintiva-espressiva che per ora non ha scuola e proseliti.
Nasce nel 1901 da Egisto Guidi e Argene Bertelli e fino da piccolo mostra una sorprendente predisposizione alle osservazioni delle forme e colori che istintivamente vengono fissate con facilità in disegni e dipinti ed una notevole abilità manuale..
Frequenta poco la scuola e presto comincia a lavorare come ciabattino ed a dipingere , apre nel 1916 una piccola bottega di calzolaio e nel 1919 parte soldato di leva prestando servizio presso il 3° Reggimento Cavalleria

Nei suoi quadri per tutta la vita ricorrerà il soggetto dei militari a cavallo a testimonianza di questo periodo di vita vissuto a Ferrara con intensità.
Nel 1924 espone per la prima volta al pubblico i propri dipinti a Firenze in una mostra collettiva denominata " Cenacolo degli illusi ".


Sposa Oriana nel 1927 ed avrà 3 figli ( Mario, Liliana e Luciana ) , godendo per un decennio circa della generosità e della lungimiranza artistica di Galliano Masini , suo cognato e già affermato tenore, che da illuminato mecenate acquista, in questo periodo, l'intera produzione artistica di Guido.



Questo buon periodo termina nel 1938 con una mostra personale alla Bottega d'Arte di Livorno che riscuote notevole successo , ma i tuoni di guerra stanno arrivando insieme a problemi di salute che per un lungo periodo terranno lontano l'artista dalle tele e dai colori. Trascorre quindi un decennio tremendo , circondato dall'affetto dei propri cari e rinfrancato dalla fiamma artistica che contribuirà a riportare Guido intorno agli anni '50 ad una produzione artistica, segnata dalla sua precedente sofferenza , ma ancora più espressiva.

Sono gli anni dell'inizio di un successo esplosivo : cominciano ad arrivare nel suo studio mercanti e galleristi da varie città italiane che chiedono e prenotano quadri , una popolarità forse troppo rapida ed inopportuna per una personalità schiva ed emotiva .

Il figlio Mario comincierà a gestire l'attività del padre favorendo una rapida collocazione di molti quadri presso importanti collezionisti italiani che , in un ciclo virtuoso, hanno allestito nei successivi 25 anni mostre in prestigiose gallerie italiane ( 1959 Bottega d'Arte Livorno ; 1961-Galleria Cancelli Firenze ; 1963 Galleria Antares -Roma ; 1965 -Galleria La Pantera Lucca ;1966 mostra antologica Casa della Cultura Livorno ; dal 1969 al 1978 frequenti mostre in gallerie di tutta la Toscana ; 1979 -Galleria Il Nuovo Fanale -Genova , ecc).

Credo che poche persone possona affermare di avere visto insieme Guido e Gino , oppure Guido e Galliano o Guido e Bruno ma un amore chiuso , geloso , inespresso con i comuni canoni , li legava in un mondo di personaggi rappresentati nei loro quadri , frutto dei loro sogni ad occhi aperti e delle loro parole forse mai dette.



Guido morì a Livorno il 28 giugno 1998.

venerdì 1 giugno 2007

pittore Guidi Bruno

Fonte : Arte Italiana per il Mondo Ed. CELIT

Lontano cugino di Gino, Guido, Mario , Mariina e Santina Guidi.


Fino da giovane ha cercato l'espressione artistica , prima di tutto guardando il modello più in vista : il tenore Galliano Masini . Studia canto , si prepara , cerca una audizione dal celebre tenore , ma ( testimone mio nonno materno Oreste Terramicci ) ahimè , disastroso fu il giudizio.


Dopo un attento ascolto : "......mangiateli di torta !! " fu l'impietoso verdetto , espresso in dialetto livornese ma con tonalità davvero tenorile.


Il povero Bruno fuggì a gambe levate , ma dopo qualche mese di assenza da casa Guidi , una sera fredda e tempestosa riapparve sull'uscio di via Don Bosco a Livorno , tutto bagnato con due quadri ancora freschi ed odorosi di trementina. Erano le prime prove della sua nuova forma espressiva che voleva sottoporre al giudizio di mio padre , già pittore esperto.


Anch'io fui testimone diretto di questo , finalmente favorevole giudizio , consapevole però della mitezza del carattere del babbo e della conseguente dolcezza dei suoi giudizi.


Una carriera era iniziata.
Mauro Guidi

tenore Galliano Masini




Marito di Mariina Guidi , sorella di Guido ,Gino,Mario e Santina Guidi







Galliano Masini nasce a Livorno il 07 Febbraio 1896 da famiglia povera : è il terzo di quattro fratelli , è costretto a lasciare la scuola 8 anni per iniziare subito a lavorare.
Entra prestissimo a fare parte dell’associazione corale " Costanza e Concordia " nata nel 1877 dalla fusione della corale Costanza e della corale Concordia , infatti nello stemma sono rappresentate due donne che si stringono la mano .
Il primo direttore della corale e quindi il primo maestro di musica di Galliano Masini fu il maestro Oreste Carlini che inserì come primo concerto un coro intitolato " Il coro dei profughi " scritto , si dice , sui tavoli del caffè Folletto di p.zza Cavour a Livorno.
Galliano Masini , corista , partecipa in quegli anni ad una esecuzione di Lodoletta e l’unica frase da lui cantata come solista viene notata positivamente dal pubblico e ascoltato poco dopo anche dal maestro Pietro Mascagni .
Inizia lo studio della lirica con l’ex tenore Angelo Bendinelli , dopo poco però si trasferisce a Milano per studiare sotto la direzione del maestro Giovanni Laura spesato da Domenico Vignale Console della Compagnia Portuale di Livorno e trova impiego presso l’agenzia teatrale d’Ormeville e Tavernari come fattorino.
Sposa in quegli anni Marina Guidi , prima di cinque fratelli Guidi fra i quali ricordiamo i pittori Guido Guidi e Gino Guidi ed il cugino
Bruno Guidi anch’esso pittore.
Nella notte di Natale , durante una suggestiva nevicata , insolita per Livorno , Galliano emozionato come lo sarà sempre nel cantare nella sua Livorno , debuttò nel mitico Teatro Goldoni con Tosca .
Il padre Menotti , emozionatissimo non aveva avuto il coraggio di entrare in teatro ed aspettava l’esito del primo atto seduto in una osteria vicina al teatro Goldoni . Quando seppe del successo irruppe in teatro , ma la maschera sulla porta non conoscendolo ,gli negò l’ingresso . Menotti gli puntò l’indice e gli disse : " Deh , pallone gonfiato , se non mi fai entrare porto via il tenore ! è il mi’ figliolo:"
In 5 anni è un successo molto rapido che porta il giovane tenore a calcare le scene di molti teatri italiani al fianco di interpreti femminili come Iva Pacetti e Giuseppina Cobelli , anch’esse alle prime armi ma che ben presto diverranno celebri ed il repertorio si allarga con Boheme, Madama Butterfly , La Traviata , l’Amico Fritz , Lucia di Lammermoor , Francesca da Rimini.
Nel 1930 Galliano Masini parte alla conquista del palcoscenico mondiale effettuando la sua prima tournee nel sud-america insieme a Giuseppina Cobelli , Gilda Della Rizza , Carlo Galeffi , Tancredi Pasero , Titta Ruffo ed il 25 Maggio debutta al Teatro Colon di Buenos Ayres in Cavalleria Rusticana ottenendo un eccezionale successo di pubblico e di critica ( " Argentina" 26.5.1930). Questa consacrazione internazionale permette al giovane tenore nel Dicembre del 1930 di debuttare al Teatro dell’Opera di Roma in Lucia di Lammermoor , una collaborazione che durerà ininterrottamente fino all’ultima rappresentazione romana nel 1951 con Andrea Chenier .
Nel 1932 c’è il debutto di Galliano nel Teatro alla Scala di Milano , l'università della lirica italiana, dove vi canterà nel 1933/34/36/40/43 , nel 1946 in estate sempre a Milano al palazzo dello Sport.
Pochi conoscono l’attitudine al mecenatismo di Galliano Masini , la sua villa di Livorno è stata meta ambita di grandi artisti ma anche di poveri diavoli , artisti e sognatori che reclamavano un po’ di attenzione
artistica e sostegno pratico.
Anche Guido Guidi ,cognato di Galliano che aveva sposato la sorella Marina , lavora tra il 1927 ed il 1938 in esclusiva per il tenore che acquista tutti i quadri del pittore
Nel 1934 reduce dalla terza tournee in Sud America trionfa in Cavalleria Rusticana a Vienna . Nel 35 canta Aida al regio di Parma poi nel 36 e 37 con Aida inaugura le due stagioni dell’arena di Verona.
La voce di Masini fu eccezionale , chiara , limpida e cristallina con un timbro naturale che lo portava con facilità ad un do di petto da applausi scroscianti ma la cosa eccezionale è stata rappresentata dalla contemporanea dote naturale di interpretazione scenica che rendevano le opere delle vere storie mozzafiato dove il pubblico si immedesimava con l’interprete in un magica atmosfera di entusiasmo collettivo.
In anni diversi e più volte canta al Gran Teatro del Liceo di Barcellona , all’Opera di Stato di Vienna , all’Opera del Cairo , all ‘Opera di Budapest , a Losanna , a Rio de Janeiro ,ed ogni volta Galliano Masini ha grandiosi successi sia di pubblico che di critica , siamo ormai in presenza di un artista che è noto in patria quanto nel resto del mondo.
Ha in repertorio ormai 44 opere e nel 1955 si arricchirà ulteriormente inserendo Otello ,a 59 anni !! , due anni dopo il 28 giugno 1957 Galliano Masini lascia per sempre le scene con una esecuzione di Pagliacci nel Teatro Goldoni di Livorno dove 33 anni prima era iniziata la sua splendida carriera . Tutto sommato Galliano sembra lasciare l’opera ancora giovane , a soli 61 anni , ma va sottolineato che l’età anagrafica di mezzo secolo fa non corrisponde alla stessa età biologica attuale , che Galliano soffriva da sempre di bronchite cronica che lo aveva spesso afflitto anche psicologicamente per tutta la carriera , che un tipo di interpretazione canora così generosa richiedeva il meglio delle condizioni fisiche.
Si ritira nella sua villa di Livorno dove è morto il 15 febbraio 1986 all’età di 91 anni , dopo avere festeggiato una settimana prima nel ristorante storico " La Barcarola " di Livorno il proprio 91 ° compleanno impreziosito da un "do di petto" dopo il brindisi augurale.





Il busto di Galliano Masini "...mi raccomando

fatelo alto perchè i cani mi pisciano addosso...)

nel parco Galliano Masini a Livorno