lunedì 12 novembre 2007

YouTube - Galliano Masini "Mamma, quel vino è generoso"

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YouTube - Galliano Masini "La dolcissima effige"

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venerdì 7 settembre 2007

pittore Barghigiani Danilo : fedele compagno sul vero di Guidi Gino




Nel secolo scorso i pittori amavano dipingere " sul vero ".




In gergo pittorico questo significa prendere cassetta e cavalletto ed andare a" zonzo " alla ricerca di un " soggetto " che stimoli la creatività.




Ricordo che i due pittori , partivano alla domenica di buon mattino , con le rispettive biciclette stracolme delle " armi del mestiere " , merende comprese e rispettivi figli , sulla canna.


Il vagabondare per irti colli e prode assolate , certe volte rincorsi da ringhiosi cani di podere , creava un crescendo adrenalinico che alla fine si tramutava in merende voraci e " pennellate sentite ".




Il rito era sempre lo stesso , ricerca spasmodica dell'inquadratura più solleticante , quindi via a montare cavalletto , mini seggiolino pieghevole , tavolezza odorosa di colori appena " munti " e recipenti metallici ( che meraviglia !!) riempiti di essenza di trementina.




Per Danilo Barghigiani però le cose non andavano esattamente così : Lui era un acquarellista ( forse il migliore del '900 ) ed i materiali preparati erano diversi ; cartoncino stemperato di acqua pura , recipenti colmi di acqua per risciacqui vari dei pennelli morbidi ed una cassettina con i colori di stampo fiabesco.




Ma una cosa era sempre uguale : si poneva ogni volta dietro le spalle di mio padre .


Un giorno lo dipinse addirittura !! Era una domenica di un radioso maggio del 1956 .




Ora ho capito . Per Danilo Barghigiani , la figura di mio padre che dipingeva , era sempre parte integrante dell'armonia pittorica del soggetto prescelto.




Per questo a pieno titolo appartiene a Casa Guidi






Mauro & basta




Riccardi Anna Maria : nipote del pittore Gino Guidi





figlia di Santina Guidi , sorella di Guidi Gino , Guidi Mario, Guidi Guido , Mariina Guidi.

Nacque a Livorno ( ) e qui morì . Frequentò la Scuola Comunale d'Arte Libera di Livorno , non in giovane età , ma in un momento in cui ci si guarda dentro , si osserva chi ci circonda e si trova il coraggio di imboccare nuove strade .

Anna Maria , ragazza schiva e riservata ,con il cuore colmo di affetti ed amori inespressi divenne pittrice come approdo spontaneo di porti già frequentati dagli zii , già pittori conosciuti e dal cugino Sergio Masini , anche lui portato in quel periodo alle prime esperienze pittoriche, ma anche commerciante di quadri.

Partecipò a mostre collettive nazionali di notevole importanza : nel 1965 Premio annuale di Pittura Figurativa " Romolo Monti " ; 1968 Collettiva di Pittori livornesi Galleria d'Arte " La Labronica 2 ; 1970 IV Mostra Asta di pittura a favore del Comitato Pro Croce d'Oro tenutasi a palazzo Pretrorio ( PO).

Citata nella rassegna mensile " Nuovi Orizzonti " e nella Enciclopedia Universale S.E.D.A. della Pittura Moderna.
Sue opere si trovano a Milano , Piacenza , Genova, Pistoia e Roma.


A pieno titolo si trova in Casa Guidi.

Mauro & basta

Alberto Terramocci : cognato di Guidi Gino









Fratello di Jolanda Terramocci , moglie del pittore Guidi Gino.




Operaio del Cantiere Navale Orlando di Livorno con orgoglio di classe , ma animo da vero poeta naif.


Ha espresso il proprio sentimento artistico e grande vocazione culturale dedicandosi alla scultura ( bassorilievi ottenuti per pressofusioni - ricordo una bella testa di Cristo ) , alla pittura ( è stato allievo di Guido Guidi ) e più che altro raccogliendo una accurata documentazione fotografica antica di Livorno che ha permesso la realizzazione di molte mostre fotografiche e un monumentale libro " Livorno " di U.Pelosini e A. Marchiori edito da Grafiche Favillini.




Amava la natura ed il rapporto con persone semplici che invitava nel proprio orto-giardino nei caldi pomeriggi d'estate . Sotto un mastodontico fico , intorno ad un enorme tavolo , amava riunire personaggi popolari della vecchia Livorno per stupende " datterate " innafiate da storiche bevute di bianchi briosi che stimolavano canti e stornelli i cui contenuti ( irripetibili ) riportavano ad una semplice saggezza domestica condita di una grande filosofia .




In gioventù era stato uno sportivo praticante dell'antico gioco del " bracciale " e del " tamburello " diventando in età matura apprezzato arbitro nazionale.




Titoli dinastici e meriti personali : a pieno titolo sei in CASA GUIDI !




Ciao zio.
Mauro & basta

sabato 18 agosto 2007

LUCIANO VIRGILI : un amico di Galliano Masini



E' stato un grande cantante , un tenore mancato che aveva iniziato a studiare canto lirico su suggerimento dell'amico tenore Galliano Masini ,ma forse , accorgendosi ben presto di non potere raggiungere i livelli dell'amico-guida , decise di dedicarsi alla musica leggera raggiungendo velocemente grande popolarità.


Nacqua a Livorno ( pardon lui avrebbe detto all'Ardenza )il 25 gennaio del 1922 e morì a Prato il 18 marzo 1986 , ma in realtà la sua intensa carriera era terminata nei primi anni '70 a causa di un grave esaurimento nervoso.
Forse più apprezzato all'estero che in Italia , Virgili dal 1962 calcò le scene internazionali impegnandosi in lunghe tournée con straordinari successi di pubblico e critica in memorabili concerti al Carnegie Hall di New York o all'Olympia di Parigi.
Attraverso i microfoni della radio nei primi anni '50 lanciò la canzone Addio sogni di gloria del Maestro Carlo Innocenzi che divenne un successo mondiale ripagandolo così con una popolarità enorme.
Quando gli impegni artistici lo permettevano , Luciano amava ritornare alla sua Ardenza ed un saluto al Grande Maestro ed amico era sempre nei suoi pensieri così che con livornese baldanza appariva a Villa Masini a Colline ( LI).
Luciano Virgili ha ripreso e interpretato con la sua voce tenorile capolavori classici della canzone italiana accompagnato da Grandi Orchestre Sinfoniche dirette dai Maestri Dino Olivieri e Gian Maria Guarino : Signorinella , Fili d'oro , Come Pioveva , Vipera , Tornerai , Signora Fortuna , Non dimenticar le mie parole ......
Ha partecipato a varie edizioni del Festival di Sanremo , Festival di Napoli , Festival di Saint Vincent ( nel 1962 vince la Grolla d'oro ) , Canzonissima , ecc. ma voglio ricordare anche l'impegno di Luciano nell'incidere per La Voce del Padrone molti 33 giri con l'orchestra diretta dal Maestro Pino Calvi cantando melodie di Tosti , Denza , Gastaldon e Schubert , arie di operette ,vari duetti con la soprano Gianna Galli accompagnati dal Maestro Guarino einidendo un disco con musiche di Mascagni , Leocavallo , Rossini , Gluck e Chopin curato dal Maestro Angelo Giacomazzi.
Del repertorio cosìddetto 'leggero' voglio ricordare : Giamaica , Non ti scordar di me , Ti voglio tanto bene , 'Na sera 'e maggio , Granada , Malafemmina , Piccola Butterfly , Rondine al nido , Io sono il vento , ecc.
Non era però ancora l'epoca adatta alla valorizzazione del canto ' leggero ' con ' profanazioni ' nel settore operistico ( Bocelli docet !!) e si è visto con quale velocità il pubblico lo ha dimenticato.
Per questo ha titolo a rimanere in Casa Guidi.
Mauro & basta

mercoledì 4 luglio 2007

CHI LE CHIAMA .....POESIE !!

Dopo un sorso di bianco a 13,5°


La vita è un sogno troppo lungo ,

pieno di affetti ed effetti speciali,

eppure al risveglio

non ricorderemo niente.


Note dell'autore :

pensierini post-prandiali ,
nella canicola estiva ,
con piedi gonfi e cicale incazzate.

22 luglio 2006 Mauro & basta





24 Giugno : la notte di San Giovanni


Impazza la musica spigliata ,
la nonna e la bambina ballano
nella piazza accesa.

Si rincorrono spiritelli allegri
intorno al rogo della strega,
quando il fuoco sale scoppiettando ,
tutto tace.

Si tornerà al mare con la pelle
ed i panni ,
domani è San Giovanni.

23 giugno 1997 Mauro & basta


Note dell'autore :

La notte di San Giovanni , nella tradizione contadina toscana,
viene definita ' delle streghe ' e vengono fatti dei fuochi propiziatori
sulle piazze e sulle aie dei cascinali.
Dice , tra l'altro , un vecchio proverbio popolare : "chi fa il
bagno in mare prima di San Giovanni ci lascia la pelle ed i panni "






Primavera a Le Badie


Corre Argo

tra le acacie in verde ,

il ponente stimolante porta

sentori briosi.


La primavera

nel bosco del Niccolini

è il riassunto delle nostre stagioni .


Note dell'autore :

Immaginate un bosco folto ed austero ,
in una amena località della Toscana (Le Badie-Collesalvetti ).
Un gruppo di persone ,amici fino dalla adolescenza, qui celebra da
anni ,con banchetti luculliani , il rito pagano dell'incontro.
Partecipa , con interesse , il cane Argo.

01 aprile 1990 Mauro & basta





Avvento a Suvereto


Di pietra il muro ,

cordiale il luogo ,

il paggio chiaro sbandiera al vento .

Avvento oggi , Natale poi ,

nei vicoli stretti ci siamo solo noi.


8 Dicembre 1989 - Mauro & basta


Note dell'autore :

Si svolge a Suvereto ( Li) in Dicembre nel periodo
dell'Avvento , la Sagra del Cinghiale , con corteo storico e
grandi mangiate . Le giornate sono corte ed all'imbrunire
il freddo ed il vento si fanno sentire ...

A San Pellegrino in Alpe

Per l'aere sentori di arrosti,

sferzati dal vento i bassi lecci,

il Santo vigila i profondi spazi.

Veloci consumiamo

la nostra pazienza

A Silvia -18 agosto 1989 - Mauro & basta

Note dell'autore :

Agosto, ferie estive in montagna.

Il grande contrasto tra i grandi e silenziosi

spazi del paesaggio montano e

la nostra frenesia interiore.

sabato 30 giugno 2007

VIGNETTANGOLO- le vignette di Mauro & basta

Notte bianca a Roma

Cattivo carattere



Effetti del ' buco dell'ozono ' 22.09.2005 Mauro & basta










Moderni latin-lover 24.08.2004 Mauro & basta



































Tra Scienza e Fantascienza 02,09,2004 Mauro & basta






































Moderno tassista - 18 /09/2005 Mauro & basta












Elettrice ' sconveniente ' del nuovo PD : " OH ! che vergogna, le scarpe rosse !!"-01/09/2004










Monito di Dante " Beatrice ...posa il bicchiere !" -23/08/2005















Quando le cose si dicevano con chiarezza -05/02/2006



















La trombata -04 Agosto 2006






















































giovedì 7 giugno 2007

WEB MOSTRA DI GUIDI GINO

20Maggio 1956 Pittori sul vero Guidi Gino e Barghigiani Danilo


Pittore Guidi Gino con il nipote Masini Sergio
( baritono e figlio del tenore Masini Galliano )


domenica 3 giugno 2007

Tellini Bruno - campione italiano di canottaggio

Da ' IL TIRRENO ' Gennaio 1995



Suocero di Guidi Mauro
Uomo di sport , nasce a Livorno il 25.02.1916 da Ernesto Tellini e Fosca Stolfi , cresce a Rosignano Solvay dove mette in evidenza fino dalla giovane età la sua predisposizione allo sport, praticando pallacanestro , tennis , nuoto , ma soprattutto canottaggio, raggiungendo nel 1935 l'alloro tricolore.
Fu vice presidente per 19 anni della società calcistica Solvay ( Gruppo Sportivo Solvay) che sotto la sua gestione raggiunse la serie C , mentre il settore giovanile colse nel 1961 l'ambito premio di campione italiano under 16 .
Bruno Tellini , uomo di sport , giusto e carismatico , ha lasciato nella bacheca della società coppe,ambiti trofei e stimolanti ricordi mentre nella famiglia è rimasto un grande rimpianto per l'immatura scomparsa avvenuta il 02.07.1965 stemperato solo in parte da due figlie sportive( Adriana insegnante ISEF di Ed.Fisica ) che portano avanti con orgoglio la sua tempra indelebile.

sabato 2 giugno 2007

pittore Guidi Guido









Fratello di Gino , Mario , Mariina e Santina Guidi. Lontano cugino di Bruno Guidi. Cognato del tenoreGallianoMasini









Guido è l’anello di congiunzione tra il risorgimento e la seconda repubblica , tra i macchiaioli storici e una nuova forma di pittura figurativa- istintiva-espressiva che per ora non ha scuola e proseliti.
Nasce nel 1901 da Egisto Guidi e Argene Bertelli e fino da piccolo mostra una sorprendente predisposizione alle osservazioni delle forme e colori che istintivamente vengono fissate con facilità in disegni e dipinti ed una notevole abilità manuale..
Frequenta poco la scuola e presto comincia a lavorare come ciabattino ed a dipingere , apre nel 1916 una piccola bottega di calzolaio e nel 1919 parte soldato di leva prestando servizio presso il 3° Reggimento Cavalleria

Nei suoi quadri per tutta la vita ricorrerà il soggetto dei militari a cavallo a testimonianza di questo periodo di vita vissuto a Ferrara con intensità.
Nel 1924 espone per la prima volta al pubblico i propri dipinti a Firenze in una mostra collettiva denominata " Cenacolo degli illusi ".


Sposa Oriana nel 1927 ed avrà 3 figli ( Mario, Liliana e Luciana ) , godendo per un decennio circa della generosità e della lungimiranza artistica di Galliano Masini , suo cognato e già affermato tenore, che da illuminato mecenate acquista, in questo periodo, l'intera produzione artistica di Guido.



Questo buon periodo termina nel 1938 con una mostra personale alla Bottega d'Arte di Livorno che riscuote notevole successo , ma i tuoni di guerra stanno arrivando insieme a problemi di salute che per un lungo periodo terranno lontano l'artista dalle tele e dai colori. Trascorre quindi un decennio tremendo , circondato dall'affetto dei propri cari e rinfrancato dalla fiamma artistica che contribuirà a riportare Guido intorno agli anni '50 ad una produzione artistica, segnata dalla sua precedente sofferenza , ma ancora più espressiva.

Sono gli anni dell'inizio di un successo esplosivo : cominciano ad arrivare nel suo studio mercanti e galleristi da varie città italiane che chiedono e prenotano quadri , una popolarità forse troppo rapida ed inopportuna per una personalità schiva ed emotiva .

Il figlio Mario comincierà a gestire l'attività del padre favorendo una rapida collocazione di molti quadri presso importanti collezionisti italiani che , in un ciclo virtuoso, hanno allestito nei successivi 25 anni mostre in prestigiose gallerie italiane ( 1959 Bottega d'Arte Livorno ; 1961-Galleria Cancelli Firenze ; 1963 Galleria Antares -Roma ; 1965 -Galleria La Pantera Lucca ;1966 mostra antologica Casa della Cultura Livorno ; dal 1969 al 1978 frequenti mostre in gallerie di tutta la Toscana ; 1979 -Galleria Il Nuovo Fanale -Genova , ecc).

Credo che poche persone possona affermare di avere visto insieme Guido e Gino , oppure Guido e Galliano o Guido e Bruno ma un amore chiuso , geloso , inespresso con i comuni canoni , li legava in un mondo di personaggi rappresentati nei loro quadri , frutto dei loro sogni ad occhi aperti e delle loro parole forse mai dette.



Guido morì a Livorno il 28 giugno 1998.

venerdì 1 giugno 2007

pittore Guidi Bruno

Fonte : Arte Italiana per il Mondo Ed. CELIT

Lontano cugino di Gino, Guido, Mario , Mariina e Santina Guidi.


Fino da giovane ha cercato l'espressione artistica , prima di tutto guardando il modello più in vista : il tenore Galliano Masini . Studia canto , si prepara , cerca una audizione dal celebre tenore , ma ( testimone mio nonno materno Oreste Terramicci ) ahimè , disastroso fu il giudizio.


Dopo un attento ascolto : "......mangiateli di torta !! " fu l'impietoso verdetto , espresso in dialetto livornese ma con tonalità davvero tenorile.


Il povero Bruno fuggì a gambe levate , ma dopo qualche mese di assenza da casa Guidi , una sera fredda e tempestosa riapparve sull'uscio di via Don Bosco a Livorno , tutto bagnato con due quadri ancora freschi ed odorosi di trementina. Erano le prime prove della sua nuova forma espressiva che voleva sottoporre al giudizio di mio padre , già pittore esperto.


Anch'io fui testimone diretto di questo , finalmente favorevole giudizio , consapevole però della mitezza del carattere del babbo e della conseguente dolcezza dei suoi giudizi.


Una carriera era iniziata.
Mauro Guidi

tenore Galliano Masini




Marito di Mariina Guidi , sorella di Guido ,Gino,Mario e Santina Guidi







Galliano Masini nasce a Livorno il 07 Febbraio 1896 da famiglia povera : è il terzo di quattro fratelli , è costretto a lasciare la scuola 8 anni per iniziare subito a lavorare.
Entra prestissimo a fare parte dell’associazione corale " Costanza e Concordia " nata nel 1877 dalla fusione della corale Costanza e della corale Concordia , infatti nello stemma sono rappresentate due donne che si stringono la mano .
Il primo direttore della corale e quindi il primo maestro di musica di Galliano Masini fu il maestro Oreste Carlini che inserì come primo concerto un coro intitolato " Il coro dei profughi " scritto , si dice , sui tavoli del caffè Folletto di p.zza Cavour a Livorno.
Galliano Masini , corista , partecipa in quegli anni ad una esecuzione di Lodoletta e l’unica frase da lui cantata come solista viene notata positivamente dal pubblico e ascoltato poco dopo anche dal maestro Pietro Mascagni .
Inizia lo studio della lirica con l’ex tenore Angelo Bendinelli , dopo poco però si trasferisce a Milano per studiare sotto la direzione del maestro Giovanni Laura spesato da Domenico Vignale Console della Compagnia Portuale di Livorno e trova impiego presso l’agenzia teatrale d’Ormeville e Tavernari come fattorino.
Sposa in quegli anni Marina Guidi , prima di cinque fratelli Guidi fra i quali ricordiamo i pittori Guido Guidi e Gino Guidi ed il cugino
Bruno Guidi anch’esso pittore.
Nella notte di Natale , durante una suggestiva nevicata , insolita per Livorno , Galliano emozionato come lo sarà sempre nel cantare nella sua Livorno , debuttò nel mitico Teatro Goldoni con Tosca .
Il padre Menotti , emozionatissimo non aveva avuto il coraggio di entrare in teatro ed aspettava l’esito del primo atto seduto in una osteria vicina al teatro Goldoni . Quando seppe del successo irruppe in teatro , ma la maschera sulla porta non conoscendolo ,gli negò l’ingresso . Menotti gli puntò l’indice e gli disse : " Deh , pallone gonfiato , se non mi fai entrare porto via il tenore ! è il mi’ figliolo:"
In 5 anni è un successo molto rapido che porta il giovane tenore a calcare le scene di molti teatri italiani al fianco di interpreti femminili come Iva Pacetti e Giuseppina Cobelli , anch’esse alle prime armi ma che ben presto diverranno celebri ed il repertorio si allarga con Boheme, Madama Butterfly , La Traviata , l’Amico Fritz , Lucia di Lammermoor , Francesca da Rimini.
Nel 1930 Galliano Masini parte alla conquista del palcoscenico mondiale effettuando la sua prima tournee nel sud-america insieme a Giuseppina Cobelli , Gilda Della Rizza , Carlo Galeffi , Tancredi Pasero , Titta Ruffo ed il 25 Maggio debutta al Teatro Colon di Buenos Ayres in Cavalleria Rusticana ottenendo un eccezionale successo di pubblico e di critica ( " Argentina" 26.5.1930). Questa consacrazione internazionale permette al giovane tenore nel Dicembre del 1930 di debuttare al Teatro dell’Opera di Roma in Lucia di Lammermoor , una collaborazione che durerà ininterrottamente fino all’ultima rappresentazione romana nel 1951 con Andrea Chenier .
Nel 1932 c’è il debutto di Galliano nel Teatro alla Scala di Milano , l'università della lirica italiana, dove vi canterà nel 1933/34/36/40/43 , nel 1946 in estate sempre a Milano al palazzo dello Sport.
Pochi conoscono l’attitudine al mecenatismo di Galliano Masini , la sua villa di Livorno è stata meta ambita di grandi artisti ma anche di poveri diavoli , artisti e sognatori che reclamavano un po’ di attenzione
artistica e sostegno pratico.
Anche Guido Guidi ,cognato di Galliano che aveva sposato la sorella Marina , lavora tra il 1927 ed il 1938 in esclusiva per il tenore che acquista tutti i quadri del pittore
Nel 1934 reduce dalla terza tournee in Sud America trionfa in Cavalleria Rusticana a Vienna . Nel 35 canta Aida al regio di Parma poi nel 36 e 37 con Aida inaugura le due stagioni dell’arena di Verona.
La voce di Masini fu eccezionale , chiara , limpida e cristallina con un timbro naturale che lo portava con facilità ad un do di petto da applausi scroscianti ma la cosa eccezionale è stata rappresentata dalla contemporanea dote naturale di interpretazione scenica che rendevano le opere delle vere storie mozzafiato dove il pubblico si immedesimava con l’interprete in un magica atmosfera di entusiasmo collettivo.
In anni diversi e più volte canta al Gran Teatro del Liceo di Barcellona , all’Opera di Stato di Vienna , all’Opera del Cairo , all ‘Opera di Budapest , a Losanna , a Rio de Janeiro ,ed ogni volta Galliano Masini ha grandiosi successi sia di pubblico che di critica , siamo ormai in presenza di un artista che è noto in patria quanto nel resto del mondo.
Ha in repertorio ormai 44 opere e nel 1955 si arricchirà ulteriormente inserendo Otello ,a 59 anni !! , due anni dopo il 28 giugno 1957 Galliano Masini lascia per sempre le scene con una esecuzione di Pagliacci nel Teatro Goldoni di Livorno dove 33 anni prima era iniziata la sua splendida carriera . Tutto sommato Galliano sembra lasciare l’opera ancora giovane , a soli 61 anni , ma va sottolineato che l’età anagrafica di mezzo secolo fa non corrisponde alla stessa età biologica attuale , che Galliano soffriva da sempre di bronchite cronica che lo aveva spesso afflitto anche psicologicamente per tutta la carriera , che un tipo di interpretazione canora così generosa richiedeva il meglio delle condizioni fisiche.
Si ritira nella sua villa di Livorno dove è morto il 15 febbraio 1986 all’età di 91 anni , dopo avere festeggiato una settimana prima nel ristorante storico " La Barcarola " di Livorno il proprio 91 ° compleanno impreziosito da un "do di petto" dopo il brindisi augurale.





Il busto di Galliano Masini "...mi raccomando

fatelo alto perchè i cani mi pisciano addosso...)

nel parco Galliano Masini a Livorno




giovedì 31 maggio 2007

Guidi Gino -Cesta di fiori - olio su tela -


Mano del pittore Guidi Gino -Disegno su carta -


Guidi Gino - La conca rotta



Guidi Gino Ritratto del figlio



WEB MOSTRA di Guidi Gino




1975 -Frutta con cocomero-olio su tavola cm.20x32

Collezione Guidi Marisa




1954-Ritratto -olio su tavola cm.36x33

Collezione Guidi Mauro




1988 -Vaso di fiori -olio su tavola cm.50x35

Collezione Guidi Mauro




1968- Paesaggio -olio su tela cm.20x40

Collezione Guidi Marisa













1984- Natura morta -olio su tavola cm.35x50

Collezione Guidi Mauro





1988- Paese toscano -olio su tavola cm.10x15

Collezione Guidi Mauro











1975- Vaso di fiori -olio su tela cm.60x30

Collezione Guidi Mauro




1994- Paesaggio con ponticello -olio su tavola cm.16x22

Collezione Guidi Mauro





1989- Paesaggio toscano - olio su tavola cm.20x30

Collezione Guidi Mauro

1993 - Terrazza Mascagni -olio su tela cm.30x40


Collezione Guidi Mauro





1978-Cesta di fiori -olio su tela cm.35x50

Collezione Guidi Mauro




1979- Vaso di fiori -olio su tavola cm.35x50

Collezione Guidi Mauro



1972- Navi Scuola A.Vespucci e C.Colombo

olio su tela cm.60x120 -Collezione Guidi Mauro

Il pittore Guidi Gino nel suo studio di Livorno


pittore Guidi Gino





Gino è nato artista , in una famiglia di artisti poliedrici.
Il fratello Guido Guidi pittore , il cugino Bruno Guidi pittore , il cognato Galliano Masini indimenticato tenore lirico , una corte di personaggi nella Colline ( vecchio quartiere di Livorno ) del primo novecento, segnata da miseria e poesia o come direbbe il grande Eduardo Scarpetta " Miseria e nobiltà".
Gino , ultimo di 5 fratelli , nasce il 12 luglio 1914 a Livorno e muore nella sua città il 13 febbraio 2000 , attraversando così un intero secolo dipinto e coccolato nei suoi quadri .
L’aria di casa Masini, percorsa da fresche note ed illustri personaggi, favorì presto lo sviluppo di una sensibilità emotiva che trovò sfogo immediato nelle prima giovinezza nello studio del pianoforte e del violino, ma la voglia di dipingere già covava nell’anima di Gino mentre guardava i quadri del fratello maggiore Guido.
I primi lavori accademici rappresentano soggetti ripresi dal vero , paesaggi della campagna circostante il suo quartiere di origine o nature morte , ma anche ritratti di familiari , disegni ed acquerelli di soggetti vari , che oggi si trovano nelle collezioni dei figli od esposti nelle case del mondo.
Non subito però queste opere hanno trovato il loro mercato , per molti anni sono state riposte ed accatastate nello studio del pittore : le prime mostre sono datate fine anni ’60 ( 1967- Galleria d’arte " Il Bottegone " Sesto S.Giovanni ( MI) ) e da allora i primi galleristi e mercanti cominciarono a frequentare lo studio di Gino per acquistare , per pochi soldi per la verità , i suoi quadri .
Tanto lavoro , molte soddisfazioni per i consensi ottenuti dai suoi quadri , pochi soldi ed inizia un decennio dove alcune mostre in prestigiose gallerie livornesi ( 1970 – Galleria d’arte " Stefanini " - 1974 – Galleria d’arte " Romiti " ), veri templi dei macchiaioli toscani di ieri , consacrano Gino nell’olimpo dell’arte labronica.
Come esemplificazione della intensa attività svolta in questi anni ricordiamo : la partecipazione a varie edizioni del Premio Rotonda ( Livorno ) ; varie edizioni delle Mostre Accademia Navale di Livorno ( 1° Premio ,Coppa d’argento e d’oro ) ; mostre collettive alla Galleria d’arte " Il Bottegone " di Sesto San Giovanni ( MI) ; partecipazione al 6° Premio " Piazzetta " a Sesto San Giovanni ( MI) ; mostra collettiva a Villa Casati ( Merate) legato al tema " Merate e la Brianza " ; partecipazione alla collettiva " Primavera 1970 " selezione Roma , Attività Culturali , organizzazione " Artinformazione " ; partecipazione per invito al 1° Premio Brunellesco , Firenze 1970 ; Biennale Europea " Dubrovnik 1970 " premiato con medaglia d’argento ; ecc.
Gino , come la stragrande parte dei macchiaioli di ieri e di oggi , non ha avuto maestri, ma semplicemente un imprinting ambientale che, in sinergia con i giusti geni, tramuta umori e sensazioni nei colori sulla tela.
Cominciano ad aumentare le richieste di quadri da mercanti di tutta Italia e cominciano ad arrivare anche richieste dagli Stati Uniti , viene suggerita una mostra antologica effettuata nel 1977 presso la Galleria " Boutique del Quadro " di Livorno, quasi a sfatare una istintiva ritrosia a presentare le sue opere in pubblico; il pittore viene inserito nel catalogo " Bolaffi " n.13.
Hanno parlato di lui Piero Caprile ( critico d’arte e redattore della RAI-TV ) , Luciano Bonetti ( critico d’arte de " Il Telegrafo " Livorno ) , Loriano Domenici ( critico d’arte di " Paese Sera " ) e tanti altri recensiscono critiche entusiastiche di mostre che di seguito vengono riportate :

Continuità e coerenza di linguaggio per tradizione pittorica e disegnativa nell’opera di Gino Guidi . in questa sua " Personale" paesaggi, nature morte , fiori , il tutto di rapportata essenzialità toscana.
Queste sue campagne aperte determinano un vasto programma , boschi , casolari , tra il verde e la bruma , mormorio di acque , fusione di orizzonti , elementi del suo " centro visivo " , documentati da una tavolozza puntuale e con estremo garbo poetico…
Piero Caprile


.. ecco qua il suo biglietto da visita . Paesaggi , nature morte , fiori , composizioni e prove d’artista , disegni e acquerelli di molti anni fa , quando l’autodidatta Gino Guidi se ne stava in un cantino , in silenzio , a provare a se stresso che un giorno sarebbe stato capace di dipingere come gli altri o forse meglio di tanti altri…
Nivalco Provenzale

I suoi quadri sono andati nel tempo ad incrementare raccolte pubbliche e private di collezioni a Vicenza , Padova ,Firenze ,Montecatini Terme , negli Stati Uniti, in Sud America, in Turchia ecc., ma Gino ha mantenuto fino alla morte un umile profilo di genio artistico che ,dotato di eccezionale sensibilità unita ad una signorile capacità di rapportarsi con tutti , lo hanno reso un personaggio indimenticabile.
La semplicità del gesto pittorico e l’amore per il suo ambiente sono sempre emersi come trasfigurazione dei propri sentimenti in rapporto ad effetti scenografici riportati in forma cromatica su tela , dove i sentimenti e gli affetti familiari sono inseriti in antichi contesti naturali ricordati con lucidità a parziale compensazione di parole mai dette.
Gino Guidi è stato un macchiaiolo , un macchiaiolo atipico , un macchiaiolo nuovo .



Guidi Mauro

Livorno , 8 maggio 2007