giovedì 29 ottobre 2015

Michelangelo Antonioni pittore in mostra a Roma


La voglia di "suonare a quattro mani " il pentagramma delle emozioni



Michelangelo Antonioni (Ferrara, 29 settembre 1912 – Roma, 30 luglio 2007) è stato un regista, sceneggiatore, scrittore e pittore italiano.
Fino dall'esordio nel 1950 con" Cronaca di un amore", pellicola che "segna la fine del neorealismo e la nascita di una nuova stagione del cinema italiano", Antonioni ha realizzato alcune delle pagine più intense del cinema degli anni sessanta e settanta.
In particolare, tra il 1960 e il 1962, grazie alla sua celebre "trilogia dell'incomunicabilità", composta dai tre film in bianco e nero," L'avventura"," La notte" e" L'eclisse" (con protagonista la giovane Monica Vitti, al tempo compagna di Antonioni anche nella vita), considerati a buon diritto le prime opere cinematografiche che affrontano i moderni temi dell'incomunicabilità, dell'alienazione e del disagio esistenziale.
Con i successivi" Il deserto rosso" (1964, Leone d'oro al miglior film al Festival di Venezia) e "Blow-Up"(1966, Palma d'oro al Festival di Cannes del 1967) si consacra definitivamente all'attenzione internazionale vincendo i più prestigiosi Festival cinematografici. Negli anni settanta prosegue la sua ricerca sulla "crisi della modernità", con opere discusse ed innovative quali" Zabriskie Point" del 1970 e" Professione: reporter "del 1975.

Michelangelo Antonioni è anche pittore, del resto è naturale pensare che chi sente ed ha tante cose da dire , possa avere bisogno di più mezzi artistici per estrinsecarle. Vi sono molti esempi , basta pensare al premio nobel Dario Fo ,ma tornando al grande regista  sue opere,realizzate negli ultimi anni di vita , saranno in mostra a Roma dal 30/10 al 29/2 alla Galleria 28 di Piazza di Pietra.

I suoi quadri colpiscono per l'esplosione cromatica che contengono , quasi come contrappunto al grigiore esistenziale contenuto nei temi del disagio e dell'incomunicabilità così spesso magistralmente proposti nei suoi films.

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